Molte persone che vogliono iniziare a correre però spesso si trovano in difficoltà perché non sanno da dove o come cominciare.
Altre iniziano magari, ma dopo un po’ si rendono conto che senza una guida non è facile correre bene, evitare infortuni, godersi ogni singola corsa.
Questo perchè, non dobbiamo dimenticarlo, siamo esseri umani da zoo e per quanto la corsa sia una nostra forma di locomozione naturale molti di noi si sono letteralmente dimenticati come si corre.
Niente paura però, perchè tutti, ma proprio tutti, possiamo reimparare a correre bene.

Qui su questo blog e sul canale Youtube di Correre Naturale trovi allora già moltissime risorse gratuite che possono metterti sulla giusta strada per approcciare la corsa nel modo giusto, senza rischiare infortuni o frustrazioni.
Inoltre, il mio primo consiglio per chi vuole davvero iniziare a correre o imparare a farlo bene è sempre quello di unirsi alle migliaia di persone che hanno frequentato la Running School, la scuola di corsa online del metodo Correre Naturale.
Nel frattempo però voglio lasciarti con 3 preziosi consigli che potrai applicare fin da subito per iniziare a impostare il tuo approccio alla corsa, in totale sicurezza e in modo da essere certo di partire letteralmente con il piede giusto in questa tua nuova avventura nel mondo della corsa.
1. Imparare a correre bene parte dalla tua vita quotidiana
Questo è un salto di consapevolezza fondamentale, soprattutto nel mondo in cui ci troviamo a vivere oggi, dove fin troppo spesso siamo invitati a uno stile di vita sedentario, dove il muoversi o lo spostarsi con le proprie gambe viene ridotto al minimo e ormai neanche più ricercato.
È importante capire in questi casi che l’allenamento per correre non può essere limitato all’uscita di un’orafatta tre volte la settimana, ma inizia, anzi, deve iniziare già nella tua vita quotidiana.
Passare sei, sette, otto o più ore seduti, quasi immobili, tra ufficio, macchina, mezzi pubblici e il divano di casa, per poi cambiarsi e uscire a correre è una strategia che non può funzionare nel lungo termine.
Il tuo corpo non è pronto in quel momento per sostenere l’allenamento a cui lo vorresti sottoporre, le ore passate sulla sedia sono state per lui letteralmente un allenamento a restare seduto, cosa nella quale, giorno dopo giorno, anno dopo anno, si è specializzato.

Per questo motivo vive quasi come estraneo il movimento della corsa e sempre per questo motivo spesso è portato ad infortunarsi quando messo nella condizione di correre. Cosa fare dunque?
Inizia prima di tutto a passare meno tempo seduto e più tempo sulle gambe, non fare che la tua sessione di corsa sia l’unico momento della giornata dedicato al movimento, ma cerca di introdurlo nel corso di tutta la giornata.
Segui questi piccoli consigli e inizia a restituire alle tue gambe il ruolo che hanno, perché non sono fatte per restare sospese su una sedia 10 ore al giorno.
- Trova un modo per arrivare a lavoro a piedi o in bicicletta.
- Se usi i mezzi, stai in piedi e scendi una fermata prima, camminando l’ultimo tratto.
- Usa le scale quando puoi.
- Se passi molto tempo in auto, fai una pausa ogni 45-60 minuti durante la quale ti concedi qualche minuto di camminata alternata a qualche minuto di squat naturale.
- In ufficio, cerca di alzarti dalla sedia almeno ogni 30 minuti e camminare un po’.
- In pausa pranzo, cammina almeno 10-15 minuti, se possibile all’aperto in modo da approfittare del sole.
- Passa almeno 2 ore sulle gambe ogni singolo giorno.
Come vedi di opportunità ce ne sono molte e altre ne potrai trovare sulla base della tua quotidianità. Ciò che è importante capire è che il nostro corpo deve vivere il movimento come uno stimolo costante.
Anche solo con questi piccoli accorgimenti dopo qualche settimana la tua condizione fisica inizierà a migliorare: le tue gambe saranno più forti, il tuo motore aerobico più allenato e il tuo sistema cardiocircolatorio ne avrà tratto enormi benefici. Insomma: sarai più pronto per correre.
2. Tu non sei il tuo passo al km
Credo che non esista nell’ambiente del running un concetto tanto sbagliato e travisato quanto questo. Un corridore non è il proprio passo al km, punto.
Il parametro della velocità dal quale la maggior parte dei runner, anche amatori, sembra essere letteralmente ossessionata, è in realtà solo uno dei tanti modi per valutare la propria corsa. Per chi inizia o riprende a correre, porsi il problema di quale passo al km tenere è a tutti gli effetti quanto di più sbagliato possa fare.

Se è questo il parametro su cui fai affidamento, rivedi subito le tue priorità. Ci sono parametri molto più importanti da valutare. Prima di tutto correre dovrebbe portarti a stare meglio, fisicamente e mentalmente, e spero davvero sia questo il motivo per cui ti sei avvicinato a questa pratica.
Inizia dunque a valutare e gestire le tue corse sulla base di quanto te le stai godendo. Esatto. Non guardare l’orologio, lascialo a casa se per te è una tentazione così forte, e concentrati sulle sensazioni positive che la corsa ti regala, sul respiro, sull’armonia del corpo in movimento.
Concentrati anche sull’ambiente esterno, sui suoni, sugli odori, su ciò che vedi e osservi. Specialmente se corri in natura, impara a godere di questo momento.
Ricorda:devi stabilire la velocità a cui corri sulla base delle sensazioni che provi, sulla base di quanto ti senti bene durante la corsa. Non lasciare che sia il tuo orologio a impostare la velocità, lui non ti conosce, è solo uno strumento al tuo servizio, usalo come tale.
3. Scegli la metodologia di corsa giusta
Infine, soprattutto quando si comincia a correre, è importante scegliere la metodologia corretta con cui allenarsi. Troppe persone iniziano a correre sostenendo allenamenti che sarebbero più adatti ad un professionista che a un amatore, non commettere questo errore.
Esistono due metodologie, secondo la mia esperienza, che non solo sono le più adatte per avvicinarsi alla corsa o riprendere a correre, ma sulle quali credo chiunque dovrebbe spendere mesi prima di poter passare a metodologie più avanzate.
Queste sono la corsa-camminata e la corsa rigenerante.
Allenarti sfruttando appieno le potenzialità di queste due metodologie non solo infatti ti permetterà di approcciare gradualmente l’impegno fisico richiesto dalla corsa, costruendo nel tempo il tuo corpo e il motore aerobico e mettendo le basi per allenamenti più avanzati, ma ti darà anche modo di esplorare quella gamma di sensazioni che, come detto al punto precedente, dovranno essere in questa fase la tua bussola per comprendere se sei sulla strada giusta, se stai tenendo un approccio corretto alla corsa e soprattutto se la corsa stessa ti sta dando quei benefici, quel piacere, quel benessere, che ricerchi dalla sua pratica.

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