Dopo o durante una corsa ti senti troppo stanco per andare avanti?
Correre non ti piace, magari ti annoia e la trovi una fatica inutile?
Hai riflettuto che forse non stai correndo con il giusto metodo?
In questo articolo ti parlerò di 3 tecniche utilizzate nel metodo di corsa Correre Naturale per far sì che non solo correre non ti stanchi…
ma sia un’attività piacevole e addirittura ti ricarichi!
È questo infatti ciò che accade quando abbandoniamo stili di corsa errati e concezioni di allenamento sbagliate per dedicarci invece a vivere la corsa come un’attività che ci deve fare bene.

Corsa e stanchezza fisica e mentale
Correre è un’attività fisica e come tale è normale che produca un certo livello di fatica.
Bisogna però imparare a distinguere quando si tratta di una fatica sana per il nostro corpo e la nostra psiche, e quando invece si tratta di una fatica deleteria, gratuita, controproducente.
Il concetto per cui più si fa fatica meglio ci si è allenati è infatti completamente sbagliato.
Un atteggiamento simile ha creato un mondo della corsa dove infortuni, frustrazioni e delusioni sono diffusi e molti runner si trovano a non aver mai sperimentato i benefici che una corsa corretta può dare.
Il “no pain no gain”, l’idea che sia il dolore a portarci a ottenere dei benefici e aiutarci a migliorare è tra le più grandi menzogne nel mondo della corsa come la intendiamo e viviamo in Correre Naturale.
La corsa diventa una via per la forza, la salute e il miglioramento personale.
Imparare quindi a distinguere che cosa si intende per fatica e quale tipo di fatica ricerchiamo è fondamentale prima di lanciarci in allenamenti che vadano oltre le nostre possibilità.
Se sapremo prendere consapevolezza di questo primo punto, non sbaglieremo più un allenamento e, anzi, ci ritroveremo a migliorare costantemente, sessione dopo sessione.
Per poter applicare al meglio tutto questo, ecco allora i 3 consigli del metodo Correre Naturale per imparare come correre senza stancarsi.
Applicandoli scoprirai presto che riuscirai a correre più a lungo, gestendo meglio le tue energie e, soprattutto, divertendoti.
Rallentare
A costo di far storcere il naso questo è sempre il primo consiglio che do in merito.
La ragione dietro il rallentare non riguarda solo l’aspetto legato alla velocità. Lo scopo di questo consiglio infatti non è semplicemente il farti andare più piano.
Devi capire che se i tuoi allenamenti di corsa prosciugano le tue energie, ti stressano o ti mettono in condizione di non riuscire a terminarli (e se stai leggendo questo articolo è facile che lo facciano)...
è evidente che non sono allenamenti adatti per te in questo momento.

L’idea di rallentare spesso fa paura a molti corridori che sono legati alla corsa come ad uno sport di velocità.
Ma correre non è solo questo e se davvero vuoi ottenerne i benefici devi abbandonare idee sbagliate.
Ho allenato migliaia di persone negli anni con il mio metodo e molti di loro si trovavano nella condizione, all’inizio, di dover rallentare.
Coloro che lo hanno fatto senza discutere, abbandonando il loro ego, sono quelli che hanno avuto i migliori risultati in termini di salute e anche di performance.
In realtà rallentare è la via per diventare più veloci.
Controintuitivo forse, ma vero.
Diminuire ritmo e intensità della maggior parte (se non tutti) dei nostri allenamenti darà modo al nostro corpo di recuperare meglio tra un allenamento e l’altro, stressarsi meno ed esercitarsi ad un ritmo a lui più consono.
E indovina un po’ cosa succede quando avviene tutto questo?
Tu migliore, diventi più forte, più sano, più energico e sì, anche più veloce.
N.B. E se te lo stai chiedendo… sì, anche nel mio metodo alleniamo la velocità e non ne sottovalutiamo l’importanza, ma lo facciamo al momento giusto, quando il corridore è pronto.
Come si dice, prima di correre bisogna imparare a camminare e prima di correre veloce dobbiamo imparare a correre “piano”.
Allenare la tecnica

Fiore all’occhiello di questo stile di corsa è proprio la tecnica.
Troppo pochi corridori la allenano e ancora meno la allenano come dovrebbero, ma in realtà possedere la tecnica di corsa corretta è fondamentale.
Se correre ti stanca, ti sfianca, c’è una buona possibilità che tu non stia correndo con una tecnica giusta.
Qual è la giusta tecnica?
Quella che rispetta la biomeccanica dell’essere umano chiaramente.
Io parlo sempre di 4 pilastri principali: postura, ritmo, relax e appoggio del piede.
Chi impara a correre applicando bene ogni singolo pilastro non avrà problemi di tecnica, la sua corsa sarà più leggera, più fluida, più elastica, più armonica.
Un corridore così non si stanca facilmente, perchè riesce a sfruttare nel gesto le strutture elastiche del corpo e, anzi, più corre più correrebbe.
Sorriso sulla faccia, spalle rilassate, niente facce stravolte dalla fatica. Questi sono ottimi indicatori di una buona gestione delle energie che passa anche da una tecnica di corsa corretta.
Nella mia scuola di corsa, la Running School, dove alleno con il mio team centinaia di allievi, gli esercizi di tecnica accompagnano i corridori dal primo all’ultimo giorno.
Dopo 12 settimane di corso, quando gli facciamo l’ultima analisi video e li confrontiamo con quella fatta ad inizio corso, sembrano delle persone completamente diverse.
E loro ce lo confermano: si sentono bene mentre corrono e finalmente hanno capito come correre senza stancarsi ma anzi godendosi ogni singolo passo.
Imparare a leggere le sensazioni
Dei 3 consigli questo è quello forse più difficile da allenare perchè richiede in un certo modo un cambiamento interiore.
Eppure imparare a leggere bene le nostre sensazioni può salvare la nostra corsa (e la nostra salute).
È una capacità che viene data spesso per scontata il saper capire come ci si sente durante una corsa, ma in realtà in pochi lo sanno fare bene.
Tuttavia, e qui c’è la buona notizia, è una capacità che può essere allenata.

Questa è una frase che i miei allievi si sentono ripetere costantemente ed è il vero segreto per migliorare nel metodo, non infortunarsi più, e scoprire una nuova dimensione della corsa.
Uscire a correre pensando alla velocità, al passo al chilometro, alla fatica, al fare meglio del giorno prima o del nostro compagno di squadra, è un atteggiamento che spesso non premia.
Dobbiamo capire che noi siamo diversi ogni giorno, ogni allenamento, non possiamo partire imponendoci come dovrà andare una determinata sessione, il corpo umano non funziona così.
Se riusciremo ad abbandonare questi preconcetti, lasciando a casa l’ego, allora saremo in grado di ascoltare davvero le sensazioni che il nostro corpo ci trasmette durante la corsa.
Sarà così che capiremo come correre senza stancarci.
Sarà in questo modo che cominceremo a calibrare i nostri allenamenti su noi stessi.
Quello che ripeto sempre ai miei allievi della Running School è che non devono mai vedere la corsa come un qualcosa di separato dal resto della loro vita.
Correre fa parte della vita.
Tutto ciò che facciamo, tutto ciò che ci accade, si riflette nella corsa e imparare a correre con il metodo Correre Naturale ci può anche insegnare come usare la corsa per migliorare la nostra vita.
In questo, ogni volta che usciamo a correre è differente, perchè è un giorno differente, ci sono accadute cose diverse, magari abbiamo dormito male, magari abbiamo un problema al lavoro, magari siamo stressati…
a seconda di ciò che ci è accaduto dovremo adattare la nostra corsa affinchè possa darci ciò di cui in quel momento abbiamo bisogno.
Per farlo però, dobbiamo imparare ad ascoltarci, ad ascoltare le nostre sensazioni e non ignorarle concentrandoci su parametri esterni a noi.
Conclusione
Troppi corridori non si godono la corsa, in troppi arrivano alla mia scuola dicendo che odiano correre, che hanno smesso, che correre è stancante, stressante.
Con tutti loro, oltre al programma della scuola, insisto affinchè seguano i 3 punti sottolineati in questo articolo.
Rallentare, allenare la tecnica, ascoltare le sensazioni.
Già dopo una o 2 settimane così ritrovano il piacere di correre, ritrovano l’energia che la corsa dovrebbe dare e non togliere.
Non c’è strumento più potente per me per ridare vitalità e energia a una persona, ho creato questo metodo di corsa proprio per dare un’alternativa a tutti coloro che non trovavano nella corsa ciò che cercavano.
La corsa praticata così non è stanchezza, ma vita e vitalità.