Stiamo entrando nel vivo della stagione delle gare e, dopo un inverno passato a prepararsi e accumulare chilometri nelle gambe, quasi tutti i runner che hanno qualche interesse per la parte agonistica di questa disciplina o che desiderano in qualche modo confrontarsi con altri o con se stessi per verificare i propri progressi, hanno in serbo una gara a cui partecipare. Per alcuni sarà l’ennesima, per altri la prima; in entrambi i casi sarà un’esperienza da ricordare, comunque vada.
Proprio allo scopo di rendere questo ricordo il più positivo possibile, come dovrebbe essere qualunque ricordo legato a una corsa, ho scritto questo articolo, grazie al quale voglio condividere con te alcuni suggerimenti che avrei voluto ricevere la prima volta in cui mi sono confrontato con la distanza regina: la maratona. Perché è vero che nella corsa si può correre qualunque distanza, ma, in particolare nella corsa su strada, la maratona rimane quell’evento a cui tutti aspirano, a cui tutti sognano di partecipare e, ovviamente, che ciascun runner spera di concludere. Questo è dovuto in parte alla sua fama di essere un evento tosto, che mette alla prova non solo il corpo ma anche lo spirito umano, in parte all’aura di leggenda che circonda questa distanza, il cui nome è legato a un’antica battaglia che ha influenzato l’andamento della nostra storia. Tra l’entusiasmo e la curiosità, sono molti i runner che ogni anno desiderano confrontarsi con questa gara, tanto che “finire una maratona” è diventato uno degli obiettivi più comuni del runner moderno.
Tra il dire ed il fare, però, ci sono (o almeno ci dovrebbero essere) molte ore sulle gambe, preparazione e pianificazione, e qualche “trucco” che non tutti sanno e che si impara soltanto sperimentando sulla propria pelle. Per aiutare chi questa esperienza non l’ha ancora fatta e si trova a breve a correre la sua prima maratona, o chi magari ne ha già corse diverse ma senza i risultati che desiderava, ecco i miei 5 migliori consigli per correre la prima maratona.
#1 ▸ Allena il tempo più che la distanza
È vero, ciò che definisce una gara sono i chilometri, che in questo caso sono 42,195. Tuttavia, la tua prima maratona sarà principalmente una questione di restare sulle gambe per 4 o più ore consecutive, dunque tu preparati innanzitutto a questo.
Nei mesi precedenti la gara, oltre agli allenamenti, sfrutta ogni occasione per stare sulle gambe: spostati a piedi, lavora (se puoi) in posizione eretta, prendi le scale, parcheggia lontano da luogo in cui devi andare, se devi lavorare ad una scrivania sfrutta uno standing desk (bastano anche due scatole di scarpe su cui poggiare il pc ed il gioco è fatto). Tutto questo aggiungerà tempo sulle gambe al tuo allenamento, rendendoti più resiliente, e sarà un investimento che riscuoterai durante la gara. Infatti, soprattutto in previsione di una gara lunga, molte persone si trovano spesso in difficoltà ad allungare i loro allenamenti. Anzi, per alcuni è difficile persino trovare quell’ora al giorno per potersi allenare.
Il segreto migliore è quindi portare l’allenamento all’interno della propria vita quotidiana, in modo tale che a fine giornata, oltre all’ora di allenamento vero e proprio, tu abbia accumulato quei 5 chilometri di camminata e altre 4-5 ore in piedi che ti aiuteranno ad arrivare preparato al tuo obiettivo.
#2 ▸ Inizia piano, continua più piano
Può sembrare controintuitivo, perché tutti in gara pensano di essere lì per dare il meglio, per fare il proprio PB (personal best), tuttavia, questo è uno dei consigli più importanti di cui dovrai tenere conto: non avere fretta. Una buona gara deriva principalmente da una buona gestione delle proprie riserve di energia, cosa spesso difficile da fare per chi è a una prima esperienza.
Un errore comune è quello di farsi influenzare dall’adrenalina che inevitabilmente precede la gara, dalla folla che ci circonda e dalla segreta convinzione che il giorno della gara siamo in qualche modo più forti, più veloci e in grado di correre più a lungo rispetto ai nostri standard…ma di queste convinzioni al nostro corpo non gliene frega niente, ed è per questo che, se partirai così, ti farà incontrare il famigerato muro! Questo mito, perché di un mito si tratta, è semplicemente una metafora per ciò che può causare una cattiva gestione delle proprie energie durante la gara.
Attieniti al tuo piano, fai la tua gara, non quella degli altri, sii conservativo, corri non alla velocità a cui la tua volontà aspira, ma a quella che il tuo corpo conosce, e vedrai che non ci sarà nessun muro ad aspettarti, ma solo la tua meritata medaglia a fine gara. E tranquillo per il PB: se è davvero la tua prima maratona, punta a finirla e farai anche quello!
#3 ▸ Nulla di nuovo il giorno della gara
Se il titolo non è abbastanza chiaro lo ripeto: nulla di nuovo il giorno della gara. NO a scarpe nuove, NO al test sull’abbigliamento, NO all’integratore segreto che ti passa il compagno di squadra, NO al consiglio di quello che di maratone ne ha fatte tante, NO al cibo o alla bevanda nuova trovata al ristoro. Nulla di tutto questo.
La maratona metterà già abbastanza alla prova il tuo corpo, che non avrà bisogno di altri stress ma solo di rassicurazioni per performare al meglio. Per questo è fondamentale che tu non faccia nessun tipo di esperimento il giorno della gara, ma che tutto ciò che indosserai e farai sia stato testato e sperimentato nelle settimane precedenti, durante gli allenamenti. Certo, l’imprevisto può capitare, ma, almeno, non causarlo volontariamente.
#4 ▸ Studia il terreno
Al di là della distanza, ogni maratona è una gara a sé, la cui riuscita può dipendere da una serie di elementi esterni più o meno controllabili e/o prevedibili. Tra questi vi è sicuramente il terreno su cui si correrà la gara: percorrere una lunga distanza su asfalto, su sterrato o su sanpietrini porterà a vivere esperienze decisamente differenti. Anche la presenza di salite e discese, sebbene lievi, può essere un elemento di disturbo.
Il mio consiglio in questo caso è di prepararti quanto più possibile alle condizioni che andrai a trovare. La maratona è una gara che nella maggior parte dei casi si decide di correre mesi prima e il percorso è spesso noto e conosciuto. Tutto questo ti consente di arrivare preparato (se non puoi farlo fisicamente, almeno psicologicamente) ai cambi di terreno che potrai trovare.
In linea generale, comunque, durante gli allenamenti cerca sempre di sperimentare i diversi terreni, in modo da capire con quali scarpe ti trovi meglio a correre, che ritmo tenere, come ti senti più comodo: saranno tutti preziosi “ricordi” che il tuo corpo utilizzerà poi al momento della gara e che ne miglioreranno notevolmente la gestione.
#5 ▸ Ricordati che il giorno dopo devi correre!
Proprio così...e su questo non transigo! Se hai letto il mio articolo precedente "Come affrontare la tua prossima gara: il vero Valore della Medaglia", sai che per me la vera medaglia è quella che andrebbe data il giorno dopo la gara a chi riesce ancora a correre. L’arrivo di una gara di corsa dovrebbe essere una festa, non una scena di un film di zombie post apocalittico. Ricorda che questa maratona sarà la tua prima, non la tua ultima gara, e devi viverla con questo spirito fin dai primi metri.
Correre è per tutti i giorni e le gare devono essere solo il nostro banco di prova, non il nostro obiettivo assoluto. Per questo il giorno dopo la gara ti consiglio fortemente di eseguire una corsa rigenerante di almeno 45-60 minuti: questo aiuterà il tuo corpo a recuperare meglio il trauma della gara e l’idea di dover correre anche il giorno seguente ti impedirà di svuotare completamente il tuo serbatoio di energia. Ricorda: se al termine della maratona non hai un sorriso e l’energia per poter correre ancora, allora hai sbagliato qualcosa. 😉
▸ Conclusione
So per certo che, se ti atterrai ai consigli appena letti, riuscirai a goderti davvero la tua maratona e che, anzi, questa sarà solo la prima di una lunga serie.
Ci sarebbe certamente molto altro da dire e scrivere su come gestire in modo ottimale una gara e su come prepararla adeguatamente, ma qui ho voluto fornirti gli spunti più importanti e immediatamente applicabili, tralasciando consigli più tecnici che sono invece argomento di uno strutturato percorso di coaching.
Correre è per tutti, come dicevo, e per questo sono convinto che chiunque possa, con la giusta preparazione, vivere e gioire di un’esperienza come quella della maratona. La cosa fondamentale, ancora una volta, è saperla vivere e approcciare nel modo giusto, cosicché per il nostro corpo sia un piacevole ricordo, fatto di passi, profumi, suoni, sorrisi e persone, e non un trauma di affanno, crampi e dolori.
Lascia quindi che ora ti dia il sesto consiglio per la tua prima maratona: DIVERTITI!
Alla fine di tutto, è per questo che lo facciamo no?
Buone corse e...goditele! 😃