nientescuse bootcamp 2019 - 2

Bootcamp – #nientescuse2019

Non è un giorno come gli altri, e in qualche modo anche il meteo ce lo vuole far capire. Dopo un maggio di pioggia, oggi, 1 giugno, la primavera arriva all’improvviso, colpendoci con la forza di un’estate. Il caldo torrido, a cui non siamo ancora abituati, in parte ci fiacca e in parte ci motiva, indecisi se sia preferibile alla pioggia, considerato ciò che ci aspetta. Non è un giorno come gli altri, dicevo, e non mi riferivo solo al meteo. Oggi a Caldogno (VI), nonostante il caldo, l’aria è frizzante e trasmette un senso di attesa, qualcosa sta per accadere, qualcosa che coinvolge persone, runner, emozioni. È passato volutamente sotto i radar fino ad ora, ma quest’anno Correre Naturale si sta preparando a tornare con uno dei suoi progetti più seguiti di sempre: il #nientescuse!

La leggendaria e più famosa traversata coast to coast dell’Italia, di corsa e in completa autosufficienza, che per due anni di fila (2016 e 2017) ha portato decine di runner a sognare, candidarsi, allenarsi, ma solo pochi di loro a completare la durissima spedizione, per la quale sono richiesti cuore, fiato, gambe e una forza di volontà fuori dal comune. E così, dopo una pausa durata un anno, quest’estate il #nientescuse ritorna, pronto a mettere alla prova altrettanti runner, a sfidarli, a metterli di fronte ai propri limiti, ma anche a far vivere loro emozioni che non potrebbero provare in nessun altro modo, a scoprire e conoscere qualcosa di più riguardo a se stessi, a crescere e maturare assieme a un gruppo, un branco di runner con cui condividere chilometri, sudore, fatica e sorrisi.

Per questa edizione speciale, #nientescuse2019, le candidature sono state limitate a quella che è la community interna di Correre Naturale, l’Agorà della Corsa, dove risiedono gli unici runner che siamo certi possiedono la volontà, consapevolezza e preparazione per comprendere cosa vuole dire affrontare una tale sfida, e soprattutto sappiano farlo con il sorriso. Le edizioni precedenti hanno fatto da scuola e forse non è un caso se quasi tutti coloro che le hanno concluse fossero allievi del metodo Correre Naturale.

Tuttavia questo è importante, ma non sufficiente e a fronte delle numerose candidature ricevute c’è comunque una selezione da fare. I posti infatti sono pochi, il fuoco della passione arde forte nel cuore dei candidati, e proprio per testare l’intensità di questo fuoco sabato 1 giugno 2019 è stato organizzato il famoso e temuto Bootcamp. Un’intera giornata dedicata alla corsa, ore e ore sulle gambe, affrontando i terreni più diversi, incuranti delle condizioni, con l’unico obiettivo di non perdere il gruppo, di stare al mio fianco esattamente come accadrà durante la spedizione vera e propria.

Ma la selezione per il coast to coast, per quanto importante, non è stata l’unico motivo per creare questo evento. Decisi a creare sempre più occasioni per riunire la nostra splendida community, abbiamo infatti voluto aprire l’invito a tutti i membri della community che volessero partecipare, scegliendo di loro spontanea volontà di dedicare questa giornata ad affiancare, sostenere ed incoraggiare i candidati, oltre a sperimentare sulle proprie gambe parte del Bootcamp. Soprattutto, è stata la migliore occasione per trascorrere del tempo insieme, per conoscersi meglio, parlare, festeggiare e chiaramente fare ciò che ci piace di più: correre.

La risposta a questa proposta è stata oltre le nostre aspettative e sabato mattina decine e decine di magliette verdi fluo si sono radunate alle 8:00 in punto a Caldogno, sede di Correre Naturale, completamente ignari di ciò che li aspettava, ma carichi di aspettative, entusiasmo… e cibo (perchè come da tradizione dopo una corsa in compagnia si mangia e si beve)!

E così, il tempo di salutarsi, organizzarsi e dare alcune regole base, tra cui la più spietata “svuotate tutte le bottiglie d’acqua perchè non potrete bere per parecchie ore”, e si parte sotto il sole del primo caldo per una vera e propria avventura. Attraversando il centro della piccola cittadina, dopo appena un paio di chilometri ci ritroviamo già immersi nella splendida campagna vicentina, dove la bellezza del paesaggio è pervasa dai versi e richiami degli animali e dove ci accompagna lo sciabordio del vicino fiume, a testimonianza dell’ultimo mese di piogge ininterrotte.

Questi sono i luoghi dove si allena il team di Correre Naturale, i luoghi dove tengo la maggior parte delle mie dirette di corsa, dove  vengono ripresi molti dei video che oramai da mesi girano sul nostro canale Youtube, e ciò che mi fa più piacere è poter far conoscere questi luoghi alla nostra community, che tanto li sente nominare. Voglio farglieli vivere e apprezzare, e se possibile regalare un po’ della magia che anche noi sentiamo quando ci immergiamo in questa splendida natura. Lo stratagemma funziona perchè, nonostante lo scorrere dei chilometri, il caldo e il divieto di bere, il morale del gruppo è molto alto e c’è ancora fiato per qualche chiacchiera, qualche battuta, qualche consiglio, e occasionalmente un po’ di riposo…ovviamente in squat!

Dalla campagna ci spostiamo allora verso la zona delle risorgive, sorgenti sotterranee che danno vita a una vera e propria oasi i cui alberi fanno da tetto e ci proteggono per qualche tempo, dandoci l’effimera illusione che la giornata si rinfreschi. Qui la natura si fa un po’ più selvaggia e il piccolo sentiero ci costringe alla fila indiana. Noto che già il gruppo comincia piano piano a diradarsi, alcuni hanno accusato la fatica e il ritmo di questi primi chilometri, ma continuano comunque a correre non perdendo di vista la testa del serpente verde fluo. Sono ormai più di 10 i chilometri percorsi, ma siamo solo all’inizio e dopo aver affiancato l’ultima sorgente, usciamo di nuovo dall’ombra degli alberi per dirigerci verso l’ultima tappa di questa prima parte di Bootcamp: il giro del bacino di laminazione. Abbiamo ribattezzato questa location la nostra “Iten”, perchè corrervi all’alba e al tramonto ci trasporta con l’immaginazione fino a quei paesaggi africani che ammiriamo tanto quando guardiamo i video e gli allenamenti dei professionisti keniani.

Ora il gruppo si riunisce, tra chi si sta solo riscaldando e chi invece sta già stringendo i denti, e io sono felice e immensamente orgoglioso di vedere che tutti hanno fatto enormi progressi da quando li ho incontrati la prima volta ai nostri Workshop . Molti di loro non potevano correre pochi chilometri senza infortunarsi, altri non si erano mai goduti davvero una corsa, altri non avevano mai corso, fino a chi, addirittura, era stato detto che non avrebbe mai più potuto correre. E invece eccoli qui, a seguirmi in questa prima parte di Bootcamp, gestendo sapientemente le energie, mantenendo per tutto il tempo una tecnica ottima, respirando con il naso, capendo che si tratta di un allenamento, non di una gara, capendo che l’importante è divertirsi, non finirsi, capendo che cosa vuol dire Correre Naturale.

Terminato il giro, li guido allora al primo stop, il primo punto di ritiro: da lì in poi solo chi si è ufficialmente candidato al #nientescuse2019 potrà proseguire, e la prova si fa seria. Se per alcuni infatti è finita, per altri è appena cominciata! Salutiamo i ragazzi che ci hanno accompagnati in questa prima parte di Bootcamp, li mandiamo a lavarsi e ristorarsi, li incontreremo nuovamente più tardi, quando spetterà a noi il meritato ristoro.

Abbiamo qui i primi ritiri ufficiali. Il #nientescuse è un gioco ma non è uno scherzo e l’impegno che richiede è molto più alto di quanto si possa inizialmente anche solo sognare. Alcuni candidati lo hanno realizzato nel corso di questa prima sfida e, coraggiosamente e con grande umiltà, scelgono di non proseguire. Hanno comunque eseguito una grande prova, che li ha fatti crescere e li aiuterà a migliorare ancora. Altri candidati invece scelgono di proseguire e di continuare a testarsi, direttamente sul campo.

Ripartiamo senza permettere che si rilassino troppo e, dopo poco, siamo di nuovo al bacino, per mettere un altro po’ di chilometri nelle gambe prima di passare alla parte più dura: la salita. Questa inizia in modo quasi impercettibile, mentre ci dirigiamo verso Isola Vicentina, dove si trova il nostro ristoro. In questo tratto usciamo dalla campagna per avventurarci lungo strade provinciali. Di certo correre sull’asfalto, accanto alle auto che sfrecciano non è il massimo, ma nel corso del #nientescuse può accadere di tutto e dobbiamo essere pronti a tutto, dalle strade al trail, dalla pianura alla salita, dall’asfalto alle rocce. Il percorso di oggi è stato scelto anche per questo, per testare i candidati su più terreni e condizioni, dalle strade bianche di campagna a quelle asfaltate (e trafficate) della città, dal sentiero di un bosco al guado di un fiume….eh sì, oggi abbiamo fatto anche questo, più volte! Poi certo abbiamo dovuto correre con le scarpe bagnate, anche questo non è sempre bello, o comodo, ma se non sei in grado di sopportarlo meglio scoprirlo al Bootcamp piuttosto che quando ti troverai nel bel mezzo della spedizione.

Ci stavamo allora dirigendo a Isola e la strada fino ad allora piatta iniziava ad accennare i primi segni di una salita che avrebbe spezzato il fiato a molti. Qui perdiamo un’altra parte del branco, non ancora a causa della salita, è stato piuttosto il caldo a chiedere il conto in questo caso. Correre sotto questo sole senza avere la possibilità di idratarsi può spezzarti nel corpo e nella mente, può fare abbandonare anche la volontà più ferrea. Anche qui, meglio scoprirlo adesso piuttosto che durante il coast to coast.

Mi ritrovo a guidare l’ultimo gruppo di runner resilienti, mi giro e vedo i volti più noti di chi mi segue da più tempo, di chi è stato presente a ogni evento, di chi ha seguito ogni webinar, ogni diretta, di chi ha applicato il metodo con costanza fino a coglierne i veri frutti. Sorrido e penso che non sono affatto stupito che siano riusciti a giungere fino a qui, mi stanno solo dimostrando che ciò che gli ho trasmesso funziona. Ma sorrido con soddisfazione anche al pensiero di coloro che hanno scelto di ritirarsi, perchè so che il prossimo anno potranno essere anche loro qui nel gruppo di testa ad affiancarmi. Realizzo quanto questo Bootcamp sia in realtà un elogio a quelle che ritengo essere le qualità di un runner di successo: costanza, pazienza e umiltà, nell’allenarsi, nel seguire il giusto metodo, nel lasciare a casa l’ego, nel ricominciare da capo in certi casi, nello scegliere e conquistare un obiettivo.

La salita è tosta, ma la sua durezza viene interrotta dal ristoro di cui forse alcuni iniziavano a dubitare l’esistenza. Qui il resto della community ci attende con cibi e bevande da tutta Italia, è davvero uno spettacolo stupendo! In realtà non è propriamente un ristoro, perchè non credo che esista gara al mondo che possa vantare un qualcosa di simile, è più simile ad un buffet e, dopo i saluti di rito, la fame e la sete di ore passate a correre si fanno sentire e per qualche minuto comandano loro i nostri gesti. Facciamo così riposare un po’ le gambe per dare spazio alle nostre mani di muoversi e afferrare tutto ciò che può entrare nelle nostre bocche.

Per un attimo alcuni si dimenticano che l’impresa non è ancora finita, la mente e il corpo si rilassano troppo e non riescono a riprendere il via quando, pochi minuti dopo, ripartiamo per avventurarci stavolta nei boschi locali. Il gruppo di candidati si è più che dimezzato dalla partenza, ora più che le gambe conta la testa, l’essere temprati alla fatica. Le salite e le discese improvvise e tecniche, il terreno irregolare e la vegetazione che ha riconquistato parte di alcuni sentieri ci obbligano a essere flessibili, ad adattarci, a rendere ogni passo consapevole e attento. Un solo piede fuori posto può costare un infortunio e, con le menti e i corpi stanchi e provati, dobbiamo essere ancora più abili nello sfruttare al meglio le energie rimaste.

Qui però non mi risparmio, se deve essere un test lo deve essere fino in fondo, se queste persone devono affiancarmi in una spedizione coast to coast voglio portarli a sperimentare almeno in parte che cosa vuol dire. E non resto deluso: dopo quasi altre due ore siamo di ritorno, tutti insieme, e il Bootcamp è finalmente concluso. La giornata però continua e la soddisfazione per avercela fatta si mescola ai racconti, alle emozioni, alle battute e alle risate che fanno da contorno a un magico pomeriggio di inizio giugno.

Io sono felice, tutti lo sono, da chi ha corso i primi chilometri il mattino a chi ha terminato la giornata al mio fianco, tutti oggi si sono messi alla prova contro loro stessi e tutti hanno superato quella prova, dimostrando di essere dei runner migliori e, perchè no, come la corsa ci renda anche dei migliori esseri umani. Perchè il legame che si crea in occasioni come questa ti rende davvero migliore. Correre fianco a fianco, ritrovarsi da tutta Italia nello stesso luogo guidati da una passione comune, da una cultura comune, la Cultura della Corsa, la Running Culture, che noi di Correre Naturale ci impegniamo ogni giorno a diffondere.

Non è stata una gara, non c’è stato un vincitore, perchè abbiamo vinto tutti, dal momento in cui la mattina stessa ci siamo presentati all’appuntamento, dal momento in cui abbiamo deciso di metterci alla prova, dal momento in cui abbiamo incoraggiato chi continuava quando abbiamo abbandonato, o ci siamo complimentati con chi ha abbandonato quando noi dovevamo continuare. Questa è la corsa che voglio vedere, sempre. Questi sono i runner che voglio vedere, ovunque.

Ora, forse qualche lettore a questo punto si starà aspettando i “risultati”, conoscere dei nomi, sapere chi sarà al coast to coast e chi no, ma non è argomento per questo articolo. Questo in realtà non è nemmeno un articolo, non vuole esserlo. Non è un racconto, anche se all’inizio lo doveva essere. Questo è un ringraziamento e l’ho voluto mettere qui sul nostro blog. Questo è il mio ringraziamento e quello di tutto il team di Correre Naturale verso la nostra community, perchè tutto ciò che creiamo è per loro e grazie a loro abbiamo la forza e l’entusiasmo di continuare a creare. Non potevamo sognare di essere circondati da persone migliori, dico davvero.

Ma non voglio prendere questa scena solo per me, perchè la mia non può e non dev’essere l’unica voce a raccontare di questo Bootcamp, che fa già parte della storia di Correre Naturale. Leggete allora cos’hanno da dire loro ed emozionatevi con me!

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Comments

  1. Che invidiaaaa! Bravi!
    Spero di uscire presto dai miei infortuni e l’anno prossimo se Dio vorrà ci sarò anch’io.
    Ciao
    Paolo

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