Correre al Sole

Correre al Sole

“Sia la Luce”Genesi 1:3

L’uso dell’elioterapia o dei “bagni di sole” per ragioni di salute ha origini tanto antiche da precedere la storia documentata, ma i primi documenti che registrarono la teoria e la pratica della “terapia solare” furono scritti dagli antichi greci. Heliopolis, la città del sole dell’antica Grecia, era famosa per per suoi i templi curativi.

Ippocrate (il padre della moderna medicina) aveva un grande solarium all’interno del suo sanatorio nell’isola di Cos.

Il famoso medico e storico Erodoto, il quale credeva che ‘il sole nutrisse i muscoli’, racconta di una visita ad un sito di una battaglia storica tra gli antichi Egizi e i Persiani nel suo librio ‘Storie’.

“I crani dei persiani erano così sottili che solo toccandoli con un ciottolo si perforavano. Quegli degli egiziani, invece, erano così spessi e duri che era molto più difficile riuscire a scalfirli anche con un colpo di pietra. Mi venne detto da fonti credibili che la ragione era che gli egiziani rasavano a zero la testa dei loro bambini e che le loro ossa e il loro cranio erano così resistenti e duri per effetto dell’azione del Sole, questo era anche il motivo perché la calvizie era rarissima tra gli egizi. I persiani, invece, indossavano sempre, fin da piccoli, cappelli di feltro per proteggere la loro testa dal Sole”.

– Erodoto, Storie, 440-429 a.C.

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A partire dal tardo 1800, l’elioterapia è diventata un parte fondamentale del regime terapeutico di tubercolosi, rachitismo e ferite di guerra.

Essa raggiunse poi un apice negli anni ‘20 – ’30 con il “metodo elioterapico di Rollier” che diventò una procedura standard in alcuni ospedali in Europa e negli Stati Uniti. (fig.1)


  • Fig. 1

La cura del Sole, A. Rollier (1936)

Il “Metodo Rollier”, sviluppato dal medico svizzero Auguste Rollier era basato sulla progressiva esposizione del corpo al primo sole del mattino (dalle 6:00 alle 9:00) per un periodo che variava dagli 8 ai 10 giorni.


Nonostante l’elioterapia sia stata soppiantata dalla moderna scienza della ‘fotobiologia’ e ‘fotomedicina’, e la nostra comprensione delle radiazioni solari e i dei loro effetti sul corpo mano si siano evolute (fig.2, fig.3 e 4), evidenze suggeriscono che un uso intelligente della luce solare rimanga un potentissimo strumento nella prevenzione di molte malattie acute e croniche.

  • Fig. 2

Le radiazioni solari

Quando il sole sorge e tramonta, la luce blu visibile e lo spettro UV vengono sparpagliate (rimosse) dalla luce solare, lasciando un’emissione che appare arancione-rossa. Quando il sole raggiunge l’apice a mezzogiorno, ‘l’effetto di sparpagliamento’ è drasticamente ridotto e lo spettro visibile completo si manifesta con alta intensità nella regione blu e con picchi di forza dei raggi UV (raddoppiati dalle 10 di mattina fino a mezzogiorno). La scienza che studia la fisica delle radiazioni solari sembra supportare l’antica saggezza dell’elioterapia, consigliando di sfruttare il sole del primo mattino e del tardo pomeriggio ed evitando il sole di mezzogiorno.



I benefici delle radiazioni UVB e della Luce Rossa e Radiazioni Infrarosse




  • Fig. 3

Radiazioni UVB

Le radiazioni tra i 600 e i 1000 nm stimolano la produzione di un enzima fondamentale alla respirazione mitocondriale (citocromo-c ossidasi) che reagisce direttamente con l’ossigeno completando il processo chimico di respirazione. Questo enzima sembra essere un collo di bottiglia per la produzione di energia in molteplici problemi metabolici, e il recupero e manutenzione della sua funzione è un aspetto fondamentale nell’ottimizzazione della salute metabolica e della performance.



  • Fig. 4

Luce Rossa e Radiazioni Infrarosse

Adeguati livelli di vitamina D sono fondamentali per l’omeostasi del calcio, la salute neuromuscolare e la performance. L’intervallo dei valori naturali nel plasma è tra 50-70ng/ml (osservati in persone che vivono e lavorano al sole) e i rischi di disfunzioni aumento quando il livello scende sotto i 40ng/ml.

In conclusione, correre sotto il sole alla mattina presto è un modo naturale ed efficace per mantenere la propria salute metabolica, accelerare il recupero ed evitare la Sindrome del Sovrallenamento (OTS).

Bibliografia


  • Hobday RA (1997) Sunlight Therapy and Solar Architecture Medical History
  • Herodotus The Histories Penguin Books
  • Cannell JJ et al (2008) Athletic Performance and Vitamin D Medicine & Science in Sports and Exercise
  • Cannell JJ et al (2008) Treatment of Vitamin D deficiency Expert Opin. Pharmacother
  • Karu TI (2010) Multiple roles of cytochrome c oxidase in mammalian cells under action of red and IR-A radiation IUBMB LIFE
  • Holick MF (2004) Sunlight and vitamin D for bone health and prevention of autoimmune diseases, cancers and cardiovasular disease Am J Clin Nutr
  • Lindqvist PG et al (2016) Avoidance of sun exposure as a risk factor for major causes of death: a competing risk analysis of the Melanoma in Southern Sweden cohort Journal of Internal Medicine
  • Begum R et al (2015) Near-infared light increases ATP, extends lifespan and improves mobility in aged Drosophila melanogaster. Biol. Lett. rsbl
Informazioni sull’autore

Lee Saxby

Lee Saxby è universalmente riconosciuto come uno dei coach di tecnica di corsa di maggior successo al mondo, l’uomo a cui ogni runner dovrebbe rivolgersi per trovare una guida nella ricerca della “corsa senza infortuni”.
Ha dedicato la sua vita a riconnettere le persone al loro potenziale biologico, per far loro provare la “vera” corsa, un movimento armonico, leggero e privo di dolore.

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