L’uomo cerca da tempo immemore il segreto per prolungare la propria giovinezza. Dagli uomini di Re Artù alla ricerca del Sacro Graal, alla pietra filosofale dell’alchimia, fino alla fonte dell’eterna giovinezza che appare nella mitologia medievale e classica di molte culture.
Anche la letteratura è ricca di testimonianze di questa continua ricerca, insita nell’essere umano. Il Dorian Gray di Wilde era talmente ossessionato dalla paura di invecchiare da rinunciare alla propria anima pur di rimanere giovane il più a lungo possibile.
“Com’è tragico – mormorò Dorian, gli occhi fissi sul suo ritratto – com’è tragico! Io diventerò vecchio, brutto, ripugnante. E questa immagine rimarrà sempre giovane. Giovane quale io sono in questa giornata di Giugno. Oh, se si potesse realizzare il contrario! Se io dovessi rimaner sempre giovane, e il ritratto diventasse vecchio! Per questo, per questo, darei qualunque cosa! Darei la cosa più preziosa del mondo! Darei anche la mia anima per questo!”Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde - 1890
Lasciando un momento da parte antiche leggende, miti affascianti o inquietanti patti col demonio, in realtà ciò che davvero è fondamentale per ciascuno di noi è prolungare quanto più possibile la nostra “giovinezza” fisica e mentale, mantenerci quanto più a lungo possibile in uno stato di benessere e di elevata qualità della vita.
La qualità della vita...
E tu, che prezzo saresti disposto a pagare per avere la certezza di ottenere anche solo uno di questi aspetti e mantenerlo molto a lungo nel tempo?
Cosa daresti per:
- Poter mangiare in abbondanza mantenendo una linea invidiabile e una figura armoniosa?
- Sprizzare creatività e godere della massima lucidità e chiarezza mentale?
- Essere pieno di vitalità e, al tempo stesso, assolutamente equilibrato e centrato?
- Sprizzare allegria da tutti i pori e non dover più attendere la felicità, perché per te è già un’esperienza quotidiana?
- Sapere che il tuo medico è entusiasta delle tue analisi e che il tuo capo e i tuoi colleghi sono ancor più entusiasti delle tue idee?
- Trascorrere l’autunno e l’inverno senza ammalarti?
- Poter smettere di assumere farmaci per abbassare la pressione arteriosa?
…e la lista potrebbe andare avanti ancora molto, molto a lungo.
...a costo zero!
Ebbene, esiste una risposta a queste domande. Non ti sto proponendo una pillola miracolosa da acquistare in farmacia, né tantomeno ho intenzione di proporti qualche antico sortilegio.
La risposta è solo una: impara a correre e…corri!
Niente impatta sulla qualità della vita come la corsa, dal momento che siamo davvero nati per correre!
Ti invito a fare subito una prova: esci, ferma il primo runner che passa per la strada e chiedi la sua testimonianza. Chiedigli in che modo la sua vita sia cambiata dopo che ha iniziato a correre, chiedigli come si sente, che sensazioni prova. Esponigli anche i tuoi dubbi in merito, se ne hai.
Il feedback che riceverai sarà più prezioso di qualunque lettura tu possa fare.
(Photocredits: Francesco Romoli)
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Comments
E’ vero, la corsa può fare miracoli e solo se si inizia a correre senza lasciarsi sopraffare dalle difficoltà iniziali, iniziando a godere dei primi benefici, si può capire quanto può far bene. Chi ci guarda dal di fuori, annuisce di fronte ai nostri racconti, fingendo di capire, ci sorridono come si fa con i matti, e solo se siamo stati davvero capaci di convincerli ci ringrazieranno con gli interessi per quello che gli abbiamo fatto scoprire. Massimo
Grazie per la tua preziosa testimonianza, Massimo. Parole così belle meritano di essere condivise e speriamo che quante più persone possibile le possano leggere e far proprie.
D’accordo su tutto, ma anch’io da ex sedentario desidero fare una considerazione personale. Chi come me ha iniziato a praticare la corsa con continuità e costanza ad un’età avanzata, parte da una posizione di vantaggio. In primo luogo può beneficiare di un fisico non usurato da anni di allenamento ed inoltre percepisce con maggior profondità la qualità dei benefici che la corsa apporta alla sua vita. Questo proprio perché parte da uno stato fisico e mentale chiaramente non ottimali. L’unico aspetto che mi sembra si debba imparare a gestire, è il rischio che la pratica continuativa della corsa ci porti ad eccedere, con conseguente rischio di infortuni e usura (vedi cartilagini, aspetti cardiaci ecc.). Le endorfine che generiamo correndo, ci danno sensazioni così piacevoli da spingerci ad andare sempre oltre nella pratica della corsa, alla ricerca inconscia di un overdose di piacere e soddisfazione personale. È l’unico aspetto che ritengo necessario tenere sotto controllo nella pratica di questo meraviglioso sport.
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Caro Francesco non sono del tutto in accordo da quanto da te affermato: in primo luogo iniziare, come tu dici, in un’età avanzata non ti preserva da andare incontro a traumi o infortuni rispetto a chi ha iniziato in età precoce per il solo fatto che chi ha iniziato presto, ed è stato sottoposto a carichi graduali tenendo conto anche delle fasi di crescita, ha sviluppato dei meccanismi di adattamento e difesa tali da potersi allenare anche per il resto della sua vita. iniziare con carichi adeguati, sia per volume che per qualità, è un sicuro investimento per il futuro (dobbiamo tenerlo presente anche per i nostri figli). Per quanto riguarda l’ossessione da sport ebbene questa è una patologia e coma tale deve essere trattata e si chiama “overtraining syndrome” e per fortuna è statisticamente poco presente, riguarda prevalentemente gli sportivi “fai da te” i cosiddetti tuttologi che molto spesso eccedono nella propria analisi e valutazione perdendo il senso naturale dello sport ossia il benessere psicofisico. L’aiuto di un bravo preparatore, comunque, riduce tali rischi considerevolmente in quanto ha la capacità di valutare con obiettività e merito le varie fasi della preparazione.