Dopo aver letto questo articolo non guarderai più i tuoi piedi allo stesso modo, ma comincerai a dargli l’importanza che meritano.
E chiariamo subito una cosa fondamentale: per un corridore avere piedi forti e funzionali conta più di qualsiasi scarpa (anche di quelle da 300€ sì). Quindi non pensare nemmeno a cambiare scarpe da running se prima non hai letto questo articolo.
I piedi rappresentano il nostro primo e più importante supporto fisico. Sono la nostra la base, le nostre fondamenta. Sin da quando ci solleviamo ed iniziamo a muovere i primi passi, i nostri piedi ci permettono di esplorare il mondo che ci circonda, prima camminando e poi correndo.
La struttura del piede umano però è qualcosa di piuttosto complesso, tanto da renderlo al contempo forte e flessibile, ma anche estremamente fragile se non sappiamo prendercene cura.
Nella corsa il nostro piede, a seconda di come l’abbiamo trattato, può essere quindi la nostra arma vincente o il nostro punto più debole.
L’assurda quantità di infortuni ai piedi subita dai corridori ci fa capire che il secondo caso è quello più frequente e questo perchè c’è una vera e propria mancanza di educazione sui piedi.
Forse perchè non si possono vendere, perchè li abbiamo già, e allora si preferisce fare pubblicità alle tecnologie delle varie scarpe. Ma la verità è che te ne fai ben poco di qualunque scarpa se dentro non ci metti un buon piede.
C’è poi un altro aspetto da considerare, che non solo “loro” sono nati per correre, ma lo siamo tutti. Esattamente tutti.
Tu, io, tutte le persone che conosci e incontri per strada o a lavoro, siamo nati per correre. Abbiamo tutti un gran talento per la corsa, è un po’, se vogliamo definirla così, il nostro superpotere.
Purtroppo molte persone oggi non sanno questo, hanno smesso di correre o forse non l’hanno mai fatto, salvo magari quando erano bambini. Purtroppo molte persone oggi non conoscono la vera corsa.
Pensano, tornando agli esempi di prima, che sia quella che vedono in TV, alle Olimpiadi o nelle maratone. Pensano che correre sia solo andare veloce e fare fatica.
Purtroppo oggi manca una cultura della corsa, che avvicini le persone alla sua vera pratica in modo sano e sostenibile.
Il piede umano
Come risultato di milioni di anni di evoluzione, il piede umano presenta una forma e una struttura uniche nel regno animale e, nonostante la sua superficie piuttosto modesta, è in grado di supportare e di ammortizzare il peso del nostro corpo.
È in grado anche di restituirci preziosa energia elastica, che possiamo sfruttare a nostro vantaggio durante la corsa, forma privilegiata di locomozione nel mondo animale.
Tuttavia, per far sì che ciò avvenga e che questo gesto sia supportato al meglio, è necessario che il piede si sia sviluppato in modo naturale.
Cosa vuol dire tutto questo? Semplicemente che i piedi, per natura, presentano una forma ed una struttura funzionali alle nostre forme di locomozione e che dei piedi compromessi andranno inevitabilmente a compromettere anche queste ultime: in sostanza, un problema al piede si ripercuoterà inevitabilmente anche nella corsa.
Questo non deve spaventarci, ma solo farci riflettere sul fatto che la scarpa migliore del mondo non ci servirà a nulla senza un piede in grado di supportare la nostra corsa, dunque facciamo un passo indietro e torniamo a prestare attenzione ai nostri piedi.
Molti di noi, infatti, sembrano ricordarsi di loro solo al momento dell’infortunio, quando incorrono in una fascite plantare o in altri tipi di problemi, e questo principalmente perché ai piedi non si prestano le dovute cure ed attenzioni.
Questa parte del nostro corpo, che in molte culture un tempo veniva tenuta in alta considerazione, oggi viene nascosta o, in molti casi, mostrata quasi con vergogna.
Non è raro che i bambini vengano spinti ad indossare le scarpe ancor prima di saper camminare, come non è raro trovare persone che rimangono a piedi nudi solo al momento di andare a dormire o quando si trovano al mare, privandosi di questo piacere per tutto il resto del tempo.
La scarpa, infatti, è senz’altro uno strumento prezioso, che in origine aveva il solo compito di proteggere i nostri piedi dall’abrasione, dalle superfici sconnesse o dalle temperature estreme; oggi, invece, è ormai l’oggetto di un vero culto e ricopre un ruolo che va ben oltre la sua reale funzione.
Questo ci ha portato negli anni a preoccuparci più dell’aspetto delle nostre scarpe che di quello dei nostri piedi, costringendoli spesso in “contenitori” alla moda, ma troppo piccoli, troppo stretti o troppo corti, che hanno compromesso lo sviluppo di forma e struttura, oltre ad averli resi quasi delle appendici con cui non sappiamo più interagire.
È comune, infatti, trovare persone (e, ovviamente, anche podisti) che oggi non riescono più a “comunicare” con i loro piedi, non riuscendo spesso ad impartire loro nemmeno il più semplice comando motorio.
Facciamo un test per vedere se sei tra loro.
Test di funzionalità per i tuoi piedi
A piedi nudi e stando eretti, inizia spingendo con entrambi gli alluci a terra e sollevando le altre dita, dopodichè inverti il comando, alzando quindi gli alluci di entrambi i piedi e spingendo a terra le altre dita.
Esercitati per qualche ripetizione per poi passare ad isolare un piede alla volta, per capire se ci sono delle differenze, ossia se controlli meglio un piede rispetto all’altro.
Questo semplice test ti permetterà di avere un primo riscontro sulla condizione dei tuoi piedi e di iniziare un percorso per riacquisirne la padronanza.
Se all’inizio fallisci l’esercizio, non demordere, vedrai che praticandolo ogni giorno, anche solo per poche ripetizioni, riuscirai ben presto a svolgerlo senza problemi.
Questo esercizio chiaramente non basta a correggere un piede che in molti casi è stato compromesso per anni (se non decenni!), per quello è necessario seguire un protocollo di esercizi specifico, che miri a ristabilire la completa funzionalità delle strutture.
Protocolli di questo tipo, che hanno già salvato migliaia di piedi e corridori, sono quelli che insegno all’interno della mia scuola di corsa online, la Running School di Correre Naturale.
Scopo della scuola è portare ogni allievo a riscoprire il piacere della corsa, imparare a correre bene e raggiungere i suoi obiettivi di performance, dimagrimento, salute e benessere.
Per farlo non si lavora quindi solo sulla corsa, ma anche su tutti gli altri aspetti per creare un corpo da corridore. Tra questi un’importanza fondamentale viene data proprio ai piedi, tanto che ogni settimana vengono insegnati esercizi specifici per allenare i piedi alla corsa e creare piedi forti e flessibili, fondamentali anche per la vita quotidiana e qualunque altra attività.
Abbiamo visto che, a prescindere dallo stato di partenza dei piedi dell’allievo, chiunque ha avuto giovamento dai nostri protocolli e in molti sono riusciti a risolvere problemi ai piedi che si portavano avanti da anni e per i quali ormai credevano non ci fosse soluzione, avendo provato di tutto prima di arrivare da noi.
Questo dimostra un’altra volta quanto sia formidabile il corpo umano e la sua incredibile capacità di guarigione quando viene messo nelle condizioni giuste.
Conclusione
Soprattutto per noi corridori la salute dei piedi dovrebbe avere la massima importanza e, a prescindere da quanto il nostro piede oggi possa essere compromesso, non è mai troppo tardi per iniziare a recuperarne la funzionalità.
Allenare i nostri piedi è il modo migliore per prevenire il rischio di potenziali infortuni, per correre più veloce, meglio e più a lungo.
Running School se vuoi essere seguito nel tuo percorso.