Elasticità nella corsa: perchè è importante e come ottenerla

Un argomento di cui secondo me non si parla ancora abbastanza è quanto sia importante una qualità come quella dell’elasticità per poter correre bene, a lungo, in modo efficiente e sostenibile. Forse può sfuggire all’occhio dei meno esperti, ma il gesto della corsa è un movimento decisamente più elastico che muscolare.

Definito in termini semplice infatti il gesto della corsa può essere visto come una serie di balzi consecutivi da un piede all’altro.

Ci sono molte variabili che posso cambiare ma certamente se staremo correndo avremo la certezza di non trovarci mai contemporaneamente con entrambi i piedi a contatto col suolo, caratteristica molto importante che definisce la corsa stessa come gesto e la differenzia, ad esempio, dalla camminata.

primavera

Questo è importante da specificare perchè durante i Running Check, le analisi video della tecnica di corsa, che io e il mio team facciamo per i partecipanti ai nostri corsi (o per chi acquista il servizio) non è poi così raro trovare persone che credono di correre, ma che a tutti gli effetti stanno eseguendo sono una specie di camminata veloce.

Con loro iniziamo quindi subito un percorso di correzione della tecnica di corsa al fine di riportare i loro corpi a muoversi secondo i corretti schemi motori.

Questo perché un gesto di quel tipo manca totalmente dell’elasticità necessaria per rendere la loro corsa efficiente ed efficace, limitando quindi le performance, facendo sprecare energia e mettendoli anche a maggior rischio infortuni.

Se cominciamo a vedere la corsa come una serie di balzi capiamo bene invece quanto serva essere elastici affinché il gesto possa svolgersi in modo fluido e senza soluzione di continuità.

running check

Questo è particolarmente evidente se osserviamo dei corridori che sanno correre. Salta subito all’occhio come la loro locomozione altro non sia che un rimbalza tra un piede e l'altro, di come la cadenza sia alta, la gestione dell’impatto efficiente e soprattutto di come l’impatto stesso sia ricercato per dare continuità al movimento e non sia invece evitato come qualcosa da temere.

Non è infatti l’impatto in sè, come molti credo, a creare l’infortunio e ad essere rovinoso per il runner, ma semmai è la gestione errata dell’impatto, che è spesso conseguenza di una corsa poco elastica.

corsa-camminata

La mancanza di una buona elasticità durante la corsa è purtroppo una problematica abbastanza diffusa oggi, non solo tra come nell’esempio sopra mescola il gesto della corsa con quello della camminata, ma anche tra chi, pur applicando la dinamica del balzo, non riesce a sviluppare sufficiente elasticità per dargli efficienza, andando quindi a caricare eccessivamente la muscolatura, sprecando energie e non gestendo in modo ottimale l’impatto col suolo.

L’uso della forza muscolare nella corsa infatti non dovrebbe essere mai eccessivo, in quando dovrebbe essere proprio l’uso delle nostre strutture elastiche a permetterci di procedere. Di quali strutture sto parlando ?

Di tendini e fascia chiaramente, e in questo articolo vi voglio proprio descrivere il loro ruolo all’interno della corsa, perché sono importanti e, soprattutto come chiunque grazie ai giusti esercizi le possa allenare e ridare alla sua corsa elasticità, ritmo ed efficienza.

Elasticità tendinea

Non è l’unico tendine del nostro corpo, ma nella corsa è sicuramente il più famoso e nominato: sto parlando del tendine d’Achille.

Posizionato strategicamente dietro il tallone, il tendine d’Achille è una delle strutture più importanti per l’efficienza e l’economia della nostra corsa, ma va chiaramente allenato (e mantenuto).

tendine

Compito dei tendini infatti è riuscire a sfruttare l’energia elastica, e quindi sostanzialmente gratuita, che deriva dall’impatto dei nostri piedi col suolo.

In questo modo e grazie ad una tecnica di corsa corretta, potremo letteralmente sfruttare l’impatto per dare forza, continuità e propulsione al nostro gesto.

Tradotto in termini pratici, significa che un corridore deve avere dei tendini allenati e un ritmo (o cadenza) di corsa entro il range di efficienza, che si trova mediamente tra i 170 e i 180 passi al minuto (con alcune eccezioni).

Per ottenere questo ci sono esercizi e protocolli specifici che io adopero con i miei allievi all’interno della nostra Running School, proprio perchè molti corridori oggi presentano la problematica di un ritmo troppo basso.

Un numero di passi al minuto non efficiente però porta alla diretta conseguenza di non riuscire a sfruttare adeguatamente l’elasticità dei nostri tendini, di permettere che il piede passi troppo tempo a contatto con il terreno, dissipando l’energia dell’impatto e non “riciclandola” come invece vorremmo.

Inutile dire che questo promuove un uso maggiore della muscolatura coinvolta nel gesto, un maggior dispendio energico, una minor economia di corsa e, ultimo ma non meno importante, una maggior esposizione al rischio infortuni.

Tensegrità

Se ne parla ancora troppo poco in relazione alla corsa ma la tensegrità è una qualità davvero fondamentale e posseduta dai migliori corridori.

Il termine è l’unione di tensione e integrità e fa riferimento ad una proprietà di alcuni oggetti la cui stabilità è determinata dall’equilibrio tra trazione e compressione.

Tradotto per i corridori definisce la capacità di usare la nostra fascia in modo attivo durante la corsa (e il movimento in generale), generando quindi questa proprietà che ci permette di mantenere un movimento più elastico, continuo ed economico.

tensegrità

La fascia è infatti una struttura che ricopre l’intero nostro corpo, dalla testa ai piedi, e per capire cosa vuol dire mantenerla attiva dovremmo immaginarla un po’ come la pelle di un tamburo, che per produrre il suono voluto deve essere tesa al punto giusto.

Come fare quindi per allenare adeguatamente l’elasticità tendinea e la tensegrità in modo da poter diventare dei corridori elastici proprio come quelli che vediamo nei video dei runner che corrono sugli altopiani keniani ed etiopi?

keniani

In questo video do alcuni consigli su un esercizio utilissimo per cominciare ad allenare un ritmo efficiente:

Da lì, se vorrai continuare a migliorare o approfondire questi aspetti il mio invito è quello di unirti alla nostra scuola di corsa, la Running School di Correre Naturale dove potremo guidarti con allenamenti, esercizi e circuiti specifici e studiati per il tuo obiettivo.

Se la prossima volta che stai correndo dunque ti senti goffo, pensate, o ti sembra di stare facendo più fatica di quanto dovresti, ora sai perchè, molto probabilmente stai usando troppo i muscoli e/o hai una corsa poco elastica, ma c’è una buona notizia, la corsa elastica è alla portata di tutti, basta solo allenarla e sarà anche tua.

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