L'estetica nella corsa

L’Estetica della Corsa

Premesso che per me siamo tutti belli dentro - dico davvero! - oggi mi vorrei avventurare in un territorio poco esplorato nel mondo della corsa o che, comunque, viene trattato meno rispetto a quanto avviene in altre forme di movimento: l’estetica.

Chi ha partecipato ai nostri Workshop sa bene quanto sia fondamentale per noi, prima di iniziare a trattare un argomento, definirne i termini, per cui eccoci con quelle che sono le definizioni del termine estetico trovate sul vocabolario:

 

estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto nell’arte: gusto e.; sviluppare le facoltà esteticheb. Dell’estetica, nel sign. più propr. filosofico della parola: il problema e.; principî e.; criterio e.; punto di vista esteticoc. Fatto secondo i principî dell’estetica: commento e.; giudizio e.; critica e., studio ed esame di un’opera d’arte che ha per fine di formulare un giudizio di valore sotto il rispetto della bellezza. d. Nel linguaggio com., bello, artisticamente armonicocontrasto di colori poco estetico2. Per estens., il termine è oggi frequente nel linguaggio com., con riferimento all’aspetto fisico, cioè alla cura e bellezza del corpo e in partic. della faccia: trattamenti e., negli istituti di bellezza; chirurgia e., l’applicazione della chirurgia plastica per l’eliminazione di rughe, la correzione di difetti visibili di volto, seno, ecc. 3. s. m., non com. (f. -a) Chi si occupa di proposito di studî di estetica, o chi nell’arte ne segue i principî: il discorso degli eempirici (Gioberti); egli ricercava con artecome un e. (D’Annunzio). ◆ Avv. esteticaménte, da un punto di vista estetico: giudicareconsiderare esteticamenteopera esteticamente brutta.

rif. Treccani

Ora, la parte che più mi interessa sottolineare in questo momento è “nel linguaggio com., bello, artisticamente armonico”.
Dunque, si potrebbe dire che un “gesto estetico” sia qualcosa che, nello spettatore come in chi lo esegue, dovrebbe, per definizione, indurre un senso di bellezza, di armonia.



▸ Cosa c’entra questo con la corsa?


In realtà sono già molte le arti, come ad esempio la danza o la ginnastica artistica, in cui la valutazione estetica (e con essa anche la conseguente pulizia del gesto tecnico) viene utilizzata come un vero e proprio metro di giudizio, anche e soprattutto a livello agonistico.

Nella corsa ciò non avviene, si guarda piuttosto al risultato, a “chi arriva prima” e poco importa, ai fini del giudizio, la “forma” con cui ha corso. Questo articolo vuole invece portare l’attenzione del lettore sul fatto che, sebbene l’estetica non sia considerata un metro di giudizio valido, essa sia spesso parte di quelli che sono i commenti di una gara. Impossibile infatti non notare come i più grandi corridori fossero e siano anche “belli da vedere”.

Persino negli ultimi km di una maratona, quando ormai le risorse di energia sono poche e la tecnica viene inevitabilmente un po’ sacrificata, il loro gesto in molti casi rimane “artisticamente armonico”. Forse non vincono perché sono i più belli da vedere, ma c’è da dire che, in molti casi, i più belli da vedere sono proprio quelli che vincono.


▸ Come possiamo portare il valore dell’estetica all’interno dei nostri allenamenti e farne buon uso?


Prima di entrare nello specifico, lasciami spendere qualche riga su un altro punto: ogni essere in natura è bello quando si muove. E non credo ci siano eccezioni, o almeno non per me. Osservando infatti gli animali per esempio, è difficile non rimanere affascinati dall’armonia che essi sprigionano nell’eseguire i movimenti che per natura sono spontanei e che appartengono alla loro specie.

Rifletti: che si tratti di un gatto, di un cane, di una gazzella, di un uccello o persino di un insetto, quando questi si muovono sono assolutamente magnifici da osservare. Il loro gesto, si nota chiaramente, è corretto.

E come faccio quindi io a notare che un uccello ha un gesto corretto nonostante la mia più totale ignoranza delle dinamiche di volo? Me lo dice il mio senso dell’estetica: un movimento bello, armonico e fluido spesso racchiude in sé anche economia ed efficienza. In poche parole: forse non lo so, ma in un certo modo lo capisco.


  • Chiaramente si sta prendendo in considerazione il movimento animale eseguito in natura, libero, senza infortuni né impedimenti, e non di movimenti viziati dall’intervento umano come quelli di animali da corsa o comunque in cattività.

▸ Tornando alla corsa, quindi, ti sei mai visto correre?


Questa è un’altra di quelle domande che i partecipanti ai nostri corsi si sentono rivolgere ed in molti casi la risposta è “NO”. Ed invece l’analisi tecnica tramite ripresa video si rivela per molti il primo vero passo verso la realizzazione del fatto che devono fare qualcosa per la loro corsa, è il momento in cui si accorgono davvero degli errori che commettono ed è il momento in cui realizzano che…beh, che non si piacciono quando corrono!

Per approfondire leggi:

Se è vero, infatti, che per occhi non allenati ed esperti non è semplice cogliere tutti i dettagli tecnici, gli errori di forma e di altre particolarità di una tecnica errata, è anche vero che per tutti è però possibile fare affidamento su un parametro estetico. Se infatti ciò che si vede non piace, allora non c’è dubbio che si stia sbagliando qualcosa, forse non si riesce a capire cosa (non se ne hanno ancora le competenze), ma il primo campanello d’allarme di certo è scattato.

Perché anche l’uomo, come ogni animale, è bello quando si muove come dovrebbe muoversi, quando corre in modo naturale, quando postura, ritmo, cadenza ed appoggio sono quelli corretti.

La corsa è, per definizione, una delle nostre forme di locomozione, non è uno sport le cui regole sono state plasmate da una mente umana, ma è un gesto che ci viene richiesto di fare per spostarci più o meno velocemente su lunghe distanze, un gesto che il nostro corpo è biomeccanicamente progettato per fare. Da qui ne deriva che la corsa deve essere economica ed efficiente e, in base a quanto detto sopra, deve essere anche bella, armonica.

Quando corre, dunque, qualunque essere umano dovrebbe essere bello, armonico. Ma soprattutto, e questo è forse ancora più importante, dovrebbe sentirsi bello ed armonico.

Presta bene attenzione quindi, mentre corri, a quelle sensazioni spesso descritte da molti runner come impressioni di sentirsi goffi, pesanti, poco fluidi, ecc.. sono tutti piccoli campanelli di allarme del tuo “senso estetico”, tutti segni che dicono che c’è qualcosa da modificare. Puoi considerare queste sensazioni come la prima forma di difesa del tuo intuito verso errori che, nel tempo, potrebbero poi sfociare in abitudini e condizionamenti errati, o addirittura in infortuni.

Se dunque hai la sensazione di avere i passi pesanti, molto probabilmente sarà così e dovresti modificare la postura. Se ti sembra di essere teso mentre corri, sarà sicuramente così e dovrai fare degli esercizi per il relax.



▸ Fidati delle tue sensazioni!


Al contrario, sensazioni positive come leggerezza di piedi, fluidità, semplicità nel gesto sono segni di una corsa efficiente e, di conseguenza, anche bella da vedere.

Non per niente, tornando a ciò che avviene durante i corsi di Correre Naturale, una delle prime osservazioni che i partecipanti fanno dopo aver visto i loro video in cui corrono eseguendo gli esercizi dati per la corretta tecnica di corsa, è proprio che si vedono più belli, che la loro corsa è più armonica e che, nel praticarla, si sentivano meglio.


▸ In conclusione


La Natura ti ha donato di un metro di giudizio innato e molto forte, che serve a molto più del capire se i pantaloni sono abbinati alla maglietta o se quel quadro stava meglio in cucina: usalo!

Se ne hai la possibilità, fìlmati o fatti filmare durante la corsa, altrimenti cerca di ascoltarti, di capire come stai correndo e se c’è qualche aspetto della tua corsa che non ti piace. Non lasciarti deviare dall’idea che comunque stai facendo fatica, stai sudando, ti stai “muovendo”, quindi va bene comunque e chi se ne frega della forma! Non commettere questo errore, correre è molto più che sudare e fare fatica.

La corsa ti appartiene per natura, non dovrebbe essere sacrificio ma gioia, se non ti senti bene, se non ti senti “bello”, non è la corsa ad essere sbagliata, ma sei tu che stai sbagliando qualcosa nella corsa ed il bello è che, qualunque cosa sia, puoi correggerla e tornare a godere della corsa, perché sei fatto per correre!

In poche parole, mi è più facile accettare di vedermi brutto allo specchio che mentre corro. E per te?


Insomma:
“Non sei brutto...semplicemente non sai correre!”
😜

Vuoi partecipare ad uno dei nostri prossimi eventi per approfondire queste altre tematiche fondamentali della corsa?
Ti aspettiamo!

Calendario Eventi

Informazioni sull'Autore

Carlo Crestani

Appassionato e studioso da sempre dell’arte del movimento, che ha praticato e approfondito con i migliori esperti a livello mondiale, trova nel movimento in natura la sua più grande passione, dedicandosi in particolare alla corsa in montagna. Quando non si muove, si spaccia per esperto di Strategia, Marketing e Social Media, fedele allievo degli insegnamenti Sun Tzu e Musashi. Incontra Correre Naturale dopo aver divorato tutti i libri e le “teorie” sulla corsa disponibili nel mondo emerso, e da allora, ne è un assiduo seguace. Vuole diffondere la Running Culture per permettere a sempre più persone di riscoprire il piacere della corsa non solo come sport, ma come forma di movimento che, in modo naturale, dovrebbe far parte integrante della nostra quotidianità come esseri umani, ma che invece troppo spesso viene trascurato e, col tempo, perso.

Comments

  1. Bellissimo articolo,io l’ho capito e sto cercando anche di metterlo in pratica e mi auguro che lo facciano anche gli altri appassionati di corsa come me.Non è da tutti però mettersi in discussione e ricominciare praticamente da zero,un po’ come è successo a me quando ho visto la mia prima ripresa di corsa

  2. Anche a me e’ successa la stessa cosa, prima di conoscere correre naturale oltre a sentirmi goffa e soprattutto pesante quando ho visto la mia ripresa nel giorno del seminario, ho confermato che i miei sospetti erano reali, ero tesa dura sembrava che invece di correre stavo andando a combattere; dopo averci lavorato nella seconda mia ripresa tutto era ed e’ piu fluido… e si devo dire che quando corro ho la percezione che mente e corpo corrono insieme e tutto e’ piu fluido. Mi sento bella.? Forse . Grazie a voi

  3. Correre diventa meditazione quando rompo il fiato e il corpo si muove come un’onda dopo l’altra e il respiro é un ritmo che scandisce il passo.
    Mi sento bella non ci ho fatto caso forse si perché tutto scorre e mi sento leggera e forte
    Questi i ricordi di quando correvo …. Leggendoti si é riacceso il desiderio di riprendere, riprendermi e riprendere il mio tempo, Perché quando corro é solo mio il tempo istante dopo istante
    Grazie

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.