Perchè correre e saper correre non sono esattamente la stessa cosa, anche se dovrebbero esserlo. In molti oggi stanno correndo senza saperlo fare, a volte senza nemmeno poterselo permettere e questo è alla base di molte problematiche (prima fra tutte gli infortuni) che affliggono il mondo della corsa attuale.
Problematiche che però possono essere risolte se comprendiamo il senso di queste due frasi, il vero significato dietro queste affermazioni, e capiamo che anche noi, in quanto esseri umani, abbiamo il diritto (ma anche il dovere) di correre e saperlo fare bene.
Vediamo allora di spiegare meglio questi concetti all’interno di questo articolo.

Perché ogni essere umano dovrebbe correre
Sono numerosi i benefici associati alla corsa come attività fisica e come sport, ma la prima cosa da considerare quando sosteniamo che ogni essere umano dovrebbe correre è che la corsa non è uno sport.
Esattamente, la corsa è molto ma molto diversa da altre pratiche sportive, la corsa può diventare (se lo vogliamo) anche uno sport con dei risvolti addirittura agonistici, ma è prima di tutto una nostra naturale forma di locomozione e questo non dovremmo dimenticarlo mai (nemmeno quando la pratichiamo come sport).
Quando quindi sostengo che ogni essere umano dovrebbe correre non lo dico per sostenere che dovrebbe preferire il podismo ad altri sport, ma piuttosto che la corsa dovrebbe obbligatoriamente far parte delle sue abilità in quanto essere umano, esattamente come dovrebbe essere per la camminata.
Questo ragionamento dunque non solo sposta la corsa su un piano di ragionamento differente, dove da sport come viene spesso considerata si riprende il giusto posto di nostra forma di locomozione naturale, ma ci fa anche capire quanto il fatto di correre non dovrebbe essere per noi una scelta, un qualcosa di cui possiamo fare a meno, ma una vera e propria necessità biologica.
Del resto, un bambino se lasciato libero di crescere imparerà a correre con la stessa naturalità con cui ha impara a camminare, conquistando le sue tappe motorie un passo alla volta, cosa che non avverrebbe mai, né sarebbe possibile, se la corsa fosse solo uno sport.
Nessun bambino impara spontaneamente a giocare a tennis per esempio.
Il gesto della corsa ci caratterizza dunque esattamente come ogni altro animale è caratterizzato dalla sua forma di locomozione e un essere umano che non corre non dovrebbe essere visto in modo molto diverso da un pesce che non nuota, un uccello che non sa vola o un canguro che non sa salta.

Purtroppo, oggi viviamo in una realtà dove possiamo permetterci di non correre e, in parte, addirittura di non camminare.
I mezzi di trasporto, da auto e treni fino a quelli più piccoli come biciclette, monopattini e hoverboard, stanno prendendo sempre più il sopravvento e sostituendo quasi del tutto le nostre naturali forme di locomozione quando si tratta di spostarsi nello spazio e raggiungere un luogo.
È molto più facile oggi trovare qualcuno che scelga di fare un’ora di corsa o camminata come allenamento in un parco, piuttosto che scelga di correre o camminare per andare a lavoro o a fare la spesa.
La nostre dose quotidiana di movimento naturale si sta riducendo sempre più e spesso il tempo dedicato ad allenamenti extra (come l’ora di corsa e camminata) non basta a compensare questa mancanza, che influisce non solo sulla nostra forma fisica ma sulla nostra salute e benessere.
In quanto esseri umani siamo infatti nati per muoverci
(e per correre!) e se non coltiviamo la pratica del movimento all’interno delle nostre giornate non solo stiamo andando contro la nostra natura ma staremo anche agendo contro la nostra salute.

Muoversi, e farlo bene, è infatti uno dei modi che il nostro corpo possiede, e probabilmente il suo preferito, per fare manutenzione e mantenere sane le sue strutture, dai tendini ai muscoli, alle ossa fino all’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.
Ora capite che quando dico che ogni essere umano dovrebbe correre sono serio. Non è una scelta, non dovrebbe esserlo almeno.
Riportare la corsa all’interno delle nostre giornate dovrebbe essere per noi una priorità e non è difficile se lo vogliamo, basta in fondo ritornare ad essere un po’ bambini e ritrovare la gioia, il piacere e lo stimolo di utilizzare il nostro corpo per fare ciò per cui è fatto: muoversi.
Perché è fondamentale correre bene
Che correre sia importante e perché lo è lo abbiamo capito, ma questo non basta. Non basta correre, bisogna saper farlo bene per goderne davvero i benefici e questo è un aspetto che manca spesso anche a chi la corsa la pratica già da anni!
Sembra incredibile ma è così, sebbene abbiamo detto che correre sia una nostra forma di locomozione e che sia un qualcosa di naturale per l’essere umano, molti esseri umani non sanno più correre, e l’altissima percentuale di infortuni (sopra l’80%) presenti tra i runner di ogni età ed esperienza ne è la prova.
Del resto, avete mai visto un qualche altro animale infortunarsi per la sua forma di locomozione? Certamente no, o almeno non in natura.
Il problema è presto detto, se è vero che correre è naturale, è anche vero che ormai noi non lo siamo più.
Il mondo in cui viviamo non favorisce lo sviluppo di un corpo adatto alla corsa, le ore che passiamo seduti, lo scarso tempo che spendiamo in piedi o camminando, le posizioni innaturali che adottiamo per la maggior parte della nostra giornata, vanno in contrasto con lo sviluppo di un fisico forte ed elastico, un fisico per correre.

In queste condizioni va da sè che l’atto stesso di correre diventa un rischio enorme, che però molti runner ignorano quando si approcciano a questa pratica.
E allora si iscrivono già alla prima gara, seguono delle tabelle di allenamento o si allenano con qualche gruppo, finché non è il loro corpo a fermarli, a volte con un infortunio più o meno grave, che li costringe a fermarsi, un infortunio che sembra uscito dal nulla ma che in realtà si stava preparando ad emergere fin dal primo giorno, quando hanno iniziato a correre senza prima aver imparato a farlo, senza avere un fisico che se lo potesse permettere.
Perché imparare a correre
Nessuno si sognerebbe mai di scendere da una pista di sci senza aver prima imparato a sciare. Nessuno si sognerebbe mai di iscriversi ad un torneo di tennis senza aver mai preso in mano una racchetta.
Eppure, è pieno di persone che si iscrivono a gare di podismo senza aver mai corso o senza aver imparato a farlo nel modo corretto.
Perchè? Probabilmente per questa idea diffusa che per correre basta comprare un paio di scarpe e mettere un piede davanti all’altro, o per il fatto che se correre è davvero naturale allora ci verrà naturale farlo.
Entrambi questi ragionamenti falliscono però di fronte all’evidenza che il nostro corpo non è più adatto a sostenere il gesto della corsa in modo efficiente. C’è quindi bisogno di una rieducazione, di imparare a correre.
È questo l’obiettivo che mi sono posto quando ho fondato Correre Naturale, realtà con cui ho formato migliaia di corridori tramite i nostri corsi e negli ultimi anni in particolare grazie alla nostra Running School, la scuola di corso online del metodo Correre Naturale.
In questi anni ho potuto osservare corridori di ogni tipologia, da coloro che ricercavano spasmodicamente di migliorare la performance in gara a coloro che voleva correre per rimettersi in forma, da chi non aveva mai corso a chi lo faceva da anni, da chi era entrato nel brutto circolo degli infortuni, non riuscendo ad uscirne neanche dopo mesi, a chi aveva addirittura dovuto abbandonare la corsa.
Se ho potuto aiutare tutte queste persone, restituendo anche a chi l’aveva magari perso il piacere di correre senza infortuni né compromessi, è stato perchè non mi sono limitato ad agire sulla loro corsa, ma li ho portati all’interno di un percorso di crescita che ha in definitiva migliorato la qualità della loro vita, di cui la corsa era ed è una parte importante.
Il metodo Correre Naturale ha dunque il pregio di non limitarsi ad insegnare la corretta tecnica di corsa e le migliori metodologie di allenamento, ma partire da un vero e proprio processo di riumanizzazione del proprio corpo, dove si vanno a riacquistare capacità come forza, mobilità, equilibrio, respirazione corretta e altre, che sono fondamentali per correre bene e riacquisire quel gesto bello, efficiente e naturale che ci spetta di diritto in quanto esseri umani.