Piedi più forti per correre più forte

Fatto strano ma vero, molto spesso quelli che sono i nostri migliori “strumenti” per correre vengono totalmente ignorati dal corridore. Preparati quindi a riscoprire e vedere sotto una nuova luce questi strumenti perché in questo articolo ti voglio parlare appunto dei piedi.
Cominciamo con una frase che vorrei che ogni corridore si scrivesse su un pezzo di carta da appendere in camera:
quotes

Lo so può sembrare abbastanza categorica come espressione, ma non prendertela con me, perchè è la natura dell’evoluzione che l’ha stabilito, fin da quando i primi ominidi hanno cominciato a reggersi su due gambe, a camminare e diventare a tutti gli effetti esseri bipedi. Inoltre, se proprio vogliamo dirla tutta, evolvere fino a camminare agilmente su due gambe non è stato un processo né breve né semplice.

Ha richiesto adattamenti, rischi e sacrifici, tanto che oggi il piede umano è assolutamente unico nella sua struttura e funzione, nessun altro animale al mondo possiede un piede come il nostro e nessun altro animale al mondo fino a prova contraria si muove come noi.

corsa piedi

Forse i nostri piedi sono una delle cose che più ci caratterizzano e distinguono da altre specie.

E allora perché dico che molti runner li ignorano? Anzi, a dir la verità i corridori non sono gli unici ad ignorarli, direi che la maggior parte delle persone oggi non “conosce” i propri piedi.
Com’è possibile? Bè, semplicemente perché li diamo per scontati, sappiamo che ci portano in giro durante il giorno e basta, non ci importa di altro.

Mai una volta che ci chiediamo come stanno, eh? Eppure se ce lo chiedessimo, se glielo chiedessimo, ci renderemmo conto che i piedi della maggior parte di noi non stanno bene come dovrebbero.

Nella società in cui ci troviamo a vivere oggi è sempre più comune avere piedi deboli e rigidi, con delle forme e delle strutture che non hanno nulla di naturale.

Fai questo per rendertene conto, togliti scarpe e calzini e osserva i tuoi piedi.
Io qui sotto ti metterò l’immagine di un paio di piedi naturali, cresciuti liberi di svilupparsi in modo funzionale, piedi da essere umano.

piedi naturali

I tuoi sono così? Molto probabilmente la risposta è no.
E sempre molto probabilmente la loro forma sarà più simile a questa.

piedi innaturali
Lo so, forse non avevi mai pensato che questo potesse essere un problema, forse addirittura fino ad oggi non avevi nemmeno mai saputo che aspetto dovrebbe avere un piede, ma se ti interessa la tua salute e se ti interessa correre e farlo bene, allora tutto questo è necessario per comprendere che devi iniziare un percorso di ristrutturazione dei tuoi piedi al fine di farli tornare quanto più naturali possibile.

I piedi per il corridore e l’essere umano

Questo significa anche che, per poter correre al meglio delle nostre possibilità, tutte le strutture coinvolte nella corsa devono essere “operative”, devono funzionare al meglio, compresi i nostri piedi quindi. Loro sono infatti il nostro unico contatto con il suolo, sono loro che ci sostengono e ci permettono (letteralmente) di correre.

Durante il movimento i nostri piedi ci forniscono informazioni preziose che ci servono per non cadere, per calibrare la velocità, per adattare il gesto e in generale per performare al meglio delle nostre capacità.

Come per ogni altra parte del nostro corpo però, anche i nostri piedi possono svolgere il loro ruolo al meglio solo se sono stati messi nelle condizioni di farlo e soprattutto se sono stati “allenati” a farlo.

piedi allenati

Non è un caso che tutte le volte che si guarda ai corridori keniani ed etiopi chiedendosi cosa li renda così forti, puntualmente viene sottolineato come la stragrande maggior parte non abbia indossato scarpe da bambino e alcuni addirittura hanno cominciato a correre a piedi nudi.

È chiaro che crescere così, con i piedi a diretto contatto con il terreno, permette a questi ultimi di svilupparsi in modo totalmente naturale, diventando, forti, resistenti e flessibili.

Quando si guarda invece agli europei è sotto gli occhi di tutti come molti di noi abbiamo indossato le prime scarpe ancora prima di riuscire a muovere i primi passi.

Non solo, spesso si trattava di scarpa non adatte al piede umano e che quindi inevitabilmente ne hanno viziato lo sviluppo.
Cattiva abitudine che poi continuiamo in età adulta dove abbondano le scarpe troppo corte e/o troppo strette, nonché spesso dotate di tacco.

Questo non solo ci impedisce di sviluppare piedi naturali, ma interferisce anche con la loro abilità di “leggere” correttamente i dati che arrivano dal terreno, andando a compromettere aspetti come la propriocezione e l’equilibrio ad esempio, che soprattutto in età anziana possono essere alla causa di problematiche e incidenti anche gravi.

equilibrio
Viviamo in un mondo dove i runner spendono centinaia di euro per l’ultimo modello di scarpa e non si curano (né spendono un euro) di ciò che ci mettono dentro a quella scarpa e che sarebbe invece lo strumento che davvero li farebbe correre più veloce: il proprio piede.
O magari se ne ricordano solo quando hanno dei problemi, quando la fascia plantare è infiammata, quando gli dicono di avere il piede piatto, o l’alluce valgo, di essere pronatori o supinatori, etc. Ma com’è che queste problematiche in natura non ci sono? Sarà forse che non sono naturali?
      "Il piede è un vero e proprio capolavoro d’ingegneria."
      leonardo

      Questa frase, attribuita a Leonardo da Vinci, già riassume in sé tutta l’importanza che dovremmo imparare a dare a questa parte del corpo. In molte culture un tempo i piedi venivano tenuti in alta considerazione, oggi vengono nascosti e, in alcuni casi, mostrati quasi con vergogna. Ti è mai capitato di trovarti con qualcuno che ha vergogna nel togliersi i calzini?

      O ancora, con qualcuno che non si è mai osservato i suoi stessi piedi ma li passa solo da un calzino ad un altro, dalle scarpe alle ciabatte? Queste situazioni non sono affatto rare oggi!

      La scarpa è senz’altro uno strumento prezioso, che in origine aveva il solo compito di proteggere i nostri piedi dall’abrasione, dalle superfici sconnesse o dalle temperature estreme; oggi, invece, è ormai l’oggetto di un vero culto (anche nella corsa) e ricopre un ruolo che va ben oltre la sua reale funzione.
      Questo ci ha portato negli anni a preoccuparci più dell’aspetto delle nostre scarpe che di quello dei nostri piedi.

      È comune ad esempio trovare persone (e ovviamente anche podisti) che oggi non riescono più a “comunicare” con i loro piedi, non riuscendo spesso ad impartire loro nemmeno il più semplice comando motorio.

      Nella Running School, la scuola di corsa online dove ogni mese io e il mio team formiamo nuovi gruppi di runner nel metodo Correre Naturale, gli esercizi per i piedi sono tra le prime cose che si imparano. Molti all’inizio si trovano in difficoltà, i loro piedi sono deboli e rigidi, ma col tempo e con la costanza (e con pochi minuti al giorno di esercizi) non ho ancora trovato nessuno che non sia riuscito a migliorare la condizione dei propri piedi e di conseguenza anche la corsa.

      piedi prima e dopo

      Foto prima e dopo di una allieva Running School.
      Per leggere la sua testimonianza clicca quì

      Nel mondo della corsa di oggi pare invece che chi vuole iniziare a correre abbia il solo “problema” di trovare le scarpe giuste, che queste siano tutto ciò che serve, che tutto il resto sia già lì, che il corpo sia già pronto a correre o che le scarpe facciano tutto il lavoro da sole.

      Mi dispiace, ma è solo una bella bugia e prima lo capiremo prima molti runner smetteranno di infortunarsi. Moltissimi infortuni hanno infatti proprio come prima causa un piede debole, a volte troppo poco e a volte troppo strutturato, un piede che ha passato troppo tempo chiuso nelle scarpe sbagliate, che non è stato usato e che ha perso la sua originale funzionalità.

      La scarpa migliore del mondo non ci servirà a nulla senza un piede in grado di supportare la nostra corsa.
      Tutto questo chiaramente non deve spaventarci, ma solo farci riflettere sul vero lavoro da fare e soprattutto farci realizzare che prima cominciamo a prenderci cura dei nostri piedi prima questi potranno tornare ad essere funzionali e a supportare in modo adeguato sia la nostra corsa che la nostra quotidianità.

I piedi per il corridore e l’essere umano

Cominciamo con un semplice esercizio, il primo di un protocollo che ho studiato e che ha permesso a migliaia di runner di migliorare struttura, forma, forza e mobilità dei propri piedi.
Pressione dell’alluce a terra

Questo è un esercizio di base per acquisire un primo controllo sul piede e l’alluce in particolare. particolarmente utile per stimolare e lavorare sull’arco plantare.

Esecuzione:

  • A piedi nudi e stando eretto in piedi

  • Spingi con entrambi gli alluci a terra e solleva al contempo le altre dita

  • Mantieni la posizione per cinque secondi

  • Ripeti tre volte per entrambi i piedi.

(se preferisci, o se non riesci ad eseguire bene l’esercizio, puoi anche concentrarti sul farlo con un piede solo, alternandoli).

Questo semplice esercizio ti permetterà di avere un primo riscontro sulla condizione dei tuoi piedi e di iniziare un percorso per riacquisirne la padronanza.

Se all’inizio fallisci l’esercizio, non ti scoraggiare, vedrai che praticandolo ogni giorno, anche solo per poche ripetizioni, riuscirai ben presto a svolgerlo senza problemi. Davvero, l’ho visto accadere migliaia di volte.

Questo esercizio ovviamente non basta da solo a correggere un piede che in molti casi è stato compromesso per anni (se non decenni!), per quello è necessario seguire un protocollo di esercizi specifico.
Tuttavia, la pressione degli alluci a terra è già un ottimo inizio per riportare ai piedi la tua attenzione e risvegliarne il controllo motorio.

Conclusione

Quello dei piedi, della loro funzione nella corsa e degli esercizi per allenarli è un tema ma fondamentale, a cui dedico molto tempo durante i miei corsi proprio affinchè i miei allievi non trascurino l’importanza di questa parte del corpo.

Per noi corridori la salute dei piedi dovrebbe avere la massima importanza e, a prescindere da quanto il nostro piede oggi possa essere compromesso, non è mai troppo tardi per iniziare a recuperarne la funzionalità.

Ci tengo anche poi a sottolineare che non ti sto in alcun modo invitando ad abbandonare l’uso delle scarpe o a demonizzarle, ma il mio invito è piuttosto rivolto a prendere consapevolezza che sono solo uno strumento e come tale bisogna saperle usarle nel modo corretto.

Soprattutto, e anche su questo tengo un corso specifico, è importante saper scegliere la scarpa giusta per il proprio piede e per il tipo di corsa e/o prestazione che si intende fare. Ricomincia subito a riprendere confidenza con i tuoi piedi quindi e vedrai che fin dai primi giorni percepirai degli incredibili cambiamenti che miglioreranno non solo la tua corsa ma la tua stessa vita.

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