▸ Prima dell’allenamento: la riscoperta della corsa
Di certo, prima ancora di parlare della programmazione di un allenamento, è importante non saltare alcuni fondamentali passaggi propedeutici. Il primo tra tutti è sapere e capire come correre, perché sebbene sia spesso dato per scontato, la verità è che la maggior parte dei runner là fuori non sta affatto correndo!
Certo si muove, si sta spostando in qualche modo, ma di certo non sta correndo. La corsa è infatti un gesto ben riconoscibile e con caratteristiche precise, che però molti oggi hanno perso o “dimenticato” per varie cause, principalmente dovute al nostro habitat. Proprio per questo, la corsa richiede un lavoro specifico per essere recuperata e riportata alla sua origine, lavoro che ogni weekend decine di persone hanno l’opportunità di scoprire e compiere ai Seminari+Workshop di Correre Naturale, il cui principale obiettivo è, appunto, rendere le persone consapevoli di cosa non va nella loro corsa e capire come “aggiustarla”, affinché possano finalmente iniziare a godere veramente di tutti i benefici che può dare, come dovrebbe essere per tutti noi.
Ma, come anticipavo all’inizio, il mondo della corsa è fatto anche di altri aspetti e, una volta sistemate le basi, è necessario affrontare il tema dell’allenamento e quindi della programmazione e del suo corretto approccio. Perché oggi siamo letteralmente circondati da tabelle di allenamento, tabelle alle quali molti si affidano ciecamente, in alcuni casi perché fanno promesse lusinghiere (ad esempio di portarvi a correre una 21km in 8 settimane), in altri perché attribuite ad un qualche atleta e ritenute a torto il “segreto” della sua performance, in altri ancora perché, beh perché a volte una qualunque tabella è meglio di niente…sbagliato! Fate attenzione, perché tutto questo costituisce uno degli errori più grandi che potreste commettere nella vostra programmazione!
▸ Bisogna allenarsi nel modo giusto
Allenarsi e sapere come farlo, infatti, non è e non deve essere considerato un aspetto secondario o scontato ed affidare la vostra preparazione a delle tabelle create per qualcun altro, o peggio, per molti altri, potrebbe essere il fattore che vi sta bloccando dal raggiungere i vostri massimi risultati. Purtroppo, un allenamento non vale l’altro, non esiste il “basta allenarsi”, ma piuttosto il “bisogna allenarsi nel modo giusto”.
Esattamente così come ognuno di noi è diverso dall’altro, per il fisico, per la propria storia sportiva, per la propria vita quotidiana, lavorativa o personale e per gli stress che ne derivano, così gli allenamenti, l’intensità e la durata dovranno variare da una persona all’altra, anzi, dovranno variare anche da un giorno all’altro della stessa persona!
▸ Tabelle vs Percorsi di Allenamento
È per questo che in Correre Naturale più che di tabelle preferiamo parlare di percorsi di allenamento, anziché di tabelle. Perché ciò che forniamo sono delle linee guida flessibili su come il podista che si affida a noi possa raggiungere un dato obiettivo (che si tratti di10km, della mezza, della maratona o di un’ultra), ma non chiediamo mai alla persona di attenersi rigidamente al programma! Piuttosto chiediamo a ciascun runner di dirci come si sente, giorno per giorno, per capire e valutare come plasmare l’allenamento sulla base delle energie che vi può dedicare in quel dato momento.
È questo, se volete, il vero “segreto” della performance (la vera performance, quella che non sacrifica la salute!): comprendere che siamo diversi ogni giorno, ed una sessione decisa una settimana fa potrebbe non essere più la scelta giusta da fare arrivati al giorno dell’allenamento! Bisogna avere la forza e l’intelligenza di cambiare, e magari rallentare un po’ se si deve, ma per uno scopo più grande.
▸ Le tre domande da porsi davanti a una tabella di allenamento
1. “Per chi è stata pensata questa tabella?”
È stata scritta appositamente, su misura per voi? Se no, per chi è stata scritta? È forse la tabella di un campione olimpico? Se sì, allora chiedetevi se quel campione olimpico siete voi. Se la risposta è no, lasciatela dove l’avete trovata.
2. “Posso permettermi di seguirla?”
Avete il tempo e soprattutto le energie per seguire gli allenamenti descritti? Ne avete la forma fisica? Ricordate che seguire degli allenamenti che vanno oltre le vostre capacità attuali a livello di forma fisica ed energia non vi farà diventare più forti, ma aggiungerà stress alla vostra vita quotidiana spianando la strada verso il prossimo infortunio.
3. “Qual è il mio obiettivo?”
Non fatevi stregare dall’idea o dalla promessa di raggiungere in poco tempo un grande obiettivo (finire una gara, migliorare il PB, ecc..). Non cedete mai alle lusinghe delle scorciatoie. Ponetevi un obiettivo realistico e studiate un programma sulla base di quello, non commettete l’errore di basare il vostro obiettivo sul programma trovato in rete o quello che vi ha passato il compagno di squadra, così stareste solo invertendo le priorità.
▸ Conclusione
Ciò che non dovete mai dimenticare è che non vi state allenando per finire la prossima gara: quella è soltanto una tappa del percorso, un test. La verità è che vi state allenando per correre e soprattutto per farlo tutta la vita.
Questo dovrebbe essere il vero obiettivo di ogni vostro programma! 😊
Comments
Ottimo e soddisfacente articolo all’approccio della corsa, molto esaustivo e a favore, ovviamente, dei preparatori o PT .