La sfida che mi trovo ad affrontare più spesso come Mental Coach è la mancanza di motivazione.
La maggior parte delle persone che mi contatta ha difficoltà a trovare la voglia, la determinazione, la motivazione appunto, per fare quelle attività che gli permetterebbero di raggiungere i loro obiettivi e che migliorerebbero il loro benessere e la loro qualità di vita.
Lo sport in generale, e la corsa in particolare, sono in cima alla classifica di queste attività.
Tutti vorrebbero un fisico in forma, un corpo tonico, un livello di energia elevato e una minore probabilità di ammalarsi, ma non tutti –soprattutto quando si avvicinano per la prima volta all’attività fisica- hanno le strategie mentali che gli consentono di raggiungere questi traguardi.
Nella mia esperienza di Coach ho avuto la fortuna di lavorare con tantissime persone, e l’aspetto interessante è che ho trovato delle caratteristiche comuni nei modi di ragionare di tutte le persone demotivate a compiere una determinata azione, e altrettanti schemi comuni nelle strategie mentali di quelle motivate.
La visione di chi NON AMA lo sport
Ad esempio, quando chiedo a una persona che non ama fare sport di raccontarmi come si immagina il momento di andare a correre, lei inizia in tono lamentoso a elencare tutte le attività lunghe, noiose e complicate che deve fare ancor prima di iniziare l’attività fisica.
“Allora: devo preparare la roba per correre e sperare di non dimenticare nulla, devo trovare il cardiofrequenzimetro e vedere se è carico, devo prendere la macchina e andare fino al parco sperando di trovare il parcheggio che è un casino, poi posso andare solo all’ora di punta e di solito c’è un traffico che quando parcheggio arrivo già arrabbiato e tutto sudato… Poi inizio a correre, e che fatica! Sudo tantissimo e il giorno dopo ho spesso male alle gambe.”
La sua descrizione evidenzia all’estremo gli aspetti faticosi o scomodi della corsa e tende a cancellare i benefici che si ottengono grazie a essa, sia durante che dopo.
La visione di chi AMA lo sport
La descrizione di un runner appassionato è completamente diversa.
“Appena esco dall’ufficio prendo l’auto e volo al parco, non vedo l’ora di correre. Mi godo il panorama, mi immergo nel mio mondo. All’inzio è un po’ faticoso, si, ma poi passa e alla fine sento i muscoli che lavorano, il suono del mio respiro, il battito del mio cuore. Mi sento bene, potente ed energico, e dopo la doccia sto veramente da Dio.”
Anche la persona motivata effettua delle cancellazioni, ma ciò che elimina è la parte scomoda, noiosa e faticosa dell’attività, mentre pone in evidenza gli aspetti positivi.
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Il processo di Cancellazione
Il processo di cancellazione è un processo che la mente umana fa naturalmente, per “filtrare” le numerosissime informazioni che riceviamo in ogni istante. Solitamente è un processo molto utile perché ci permette di porre la nostra attenzione solo sulle informazioni che riteniamo rilevanti; in alcuni casi però, tendiamo a cancellare troppe cose o le cose sbagliate, e quando questo accade le azioni che ne conseguono non sono utili per noi.
Il segreto per essere motivati a compiere un’azione è quindi quello di cancellare le cose giuste.
Rendendo trascurabili gli aspetti scomodi, noiosi e faticosi di un’attività ed evidenziando invece gli aspetti piacevoli e vantaggi che ne conseguono siamo sicuri di aumentare in modo esponenziale la nostra motivazione a compiere quell’azione.
Un Esercizio per allenare la Motivazione
Trasformiamo subito questa teoria in pratica. Ti propongo un esercizio che ti aiuterà a motivarti, o a motivare un’altra persona a compiere un’attività che inizialmente non hai molta voglia di fare.
Prendiamo ad esempio proprio la corsa, e supponiamo che tu ti voglia motivare a correre domani mattina appena sveglio.

1. Primo Passo
Scrivi 5 aspetti positivi di correre domani mattina presto, nel dettaglio.
Esempio:
- correre domattina presto al parco mi permetterà di godermi la luce dell’alba, respirando aria buona e ossigenando i miei polmoni; questo mi farà stare bene da subito, aumenterà le mie difese immunitarie e mi libererà dallo stress;
- durante la corsa sarò da solo e portò pensare a come vivere al meglio la giornata;
- durante la corsa potrò godermi un momento tutto per me;
…e così via
2. Secondo Passo
Scrivi 5 vantaggi che ti porterà la corsa a breve, medio e lungo termine.
Esempio:
- subito dopo la corsa avrò energia da vendere per tutta la giornata;
- grazie alla corsa avrò consumato molte calorie, sudato via le tossine e questo non solo mi farà stare meglio, ma potrò magiare anche qualcosina in più;
…e così via.
3. Terzo Passo
Riscrivi tutti i 10 punti evidenziandone gli aspetti positivi in modo esagerato.
Divertiti a eccedere! L’esagerazione è un ottimo esercizio per la tua mente.
Esempio:
- “Correre domattina presto al parco mi permetterà di godermi la luce dell’alba, respirando aria buona e ossigenando i miei polmoni. Questo mi farà stare bene da subito, aumenterà le mie difese immunitarie e mi libererà dallo stress.”
diventa:
- “Correre domattina presto in quel meraviglioso parco verdeggiante mi permetterà di godermi la straordinaria luce rosea dell’alba, respirerò aria purissima che darà un beneficio incredibile ai miei polmoni e a tutto il mio fisico. Questo mi farà stare straordinariamente bene da subito, le mie difese immunitarie diventeranno invincibili così non mi ammalerò più e mi libererò definitivamente da qualsiasi stress del giorno prima e del giorno successivo.”
Conclusione
So che questo esercizio mentale può sembrare buffo all’inizio, ma ti garantisco che è estremamente efficace.
Di fatto, stai facendo fare ginnastica al tuo cervello!
È come se gli facessi sollevare dei pesi, allenandolo a immaginare cose più grandi di quanto sono in realtà. Questo lo aiuterà a visualizzare in modo vivido, piacevole e appetitoso il motivo che ti spinge a compiere l’azione che vuoi motivarti a fare.
Solo rendendo straordinariamente appassionanti i nostri motivi, otterremo un’appassionata azione.Roberta Liguori, Mental Coach e Scrittrice
Perché la motiv-azione altro non è che il motivo che mi spinge all’azione, e fino a che non riusciamo a vedere tutti i motivi davvero piacevoli, entusiasmanti e appassionanti di questa attività il nostro cervello, che è pigro, preferirà la scelta più comoda.
E solo rendendo straordinariamente appassionanti i nostri motivi, otterremo un’appassionata azione.
Vuoi partecipare ad uno dei nostri prossimi eventi per approfondire queste altre tematiche fondamentali della corsa? Ti aspettiamo!
Comments
Pingback: Corsa e motivazione | Roberta Liguori
Dovrei fare questo esercizio per il lavoro. Per la corsa è molto semplice, basta dimenticarmi che devo attendere al freddo di prendere il segnale del GPS (il mio G. non è proprio uno Speedy Gonzales) e far passare il 1°km in cui sono un po’ in affanno. Poi tutto scorre liscio.
Bella strategia proverò di sicuro ad applicarla