Tutti ormai sappiamo che il nostro corpo ha bisogno di assumere un vasto numero di vitamine e minerali attraverso una corretta alimentazione. Ma quello che spesso non consideriamo è che il nostro corpo, per mantenersi in salute, ha altrettanto bisogno di una grande varietà di “nutrienti motori”!
Vi avevo già parlato in un precedente articolo della stretta analogia che intercorre tra alimentazione e movimento. ( ➡︎ per approfondire questo tema leggi l’articolo: – “Ti stai nutrendo di Movimento o stai solo Mangiando?” –).
Oggi voglio scendere nel dettaglio di un gesto che tutti noi compiamo ogni giorno, un movimento da cui non possiamo prescindere. Oggi, infatti, voglio parlarvi della camminata.
Camminare è una categoria del movimento, così come i grassi sono una categoria di macronutrienti.
Immagina che il tuo nutrizionista, dopo attente valutazioni, ti dica che la tua dieta è povera in grassi e che dovresti quindi assumerne di più. Questo significa che puoi iniziare a ingozzarti a cuor leggero di patatine fritte, di cibo-spazzatura ricco di grassi idrogenati manipolati industrialmente?
O significa piuttosto che devi assumere diversi tipi di alimenti contenenti diversi tipi di grassi, prestando attenzione alla loro qualità e diversificazione, perché ciascuno gioca un ruolo differente e offre diversi nutrienti al tuo corpo?
Allo stesso modo, come abbiamo detto inizialmente, “camminare” rappresenta un’intera categoria di movimento e, per ricevere tutti i benefici che tale categoria può offrire, dobbiamo assicurarci di non assumere un solo tipo di camminata. In parole povere, non starai soddisfacendo completamente il tuo bisogno di “nutrienti motori” se cammini sempre su asfalto o sempre su sterrato, sempre portando a spasso il cane, sempre su un tapis roulant, sempre lungo la stessa strada, sempre al telefono, sempre alla stessa temperatura, sempre alla stessa ora, sempre con la stessa pendenza, sempre indossando le stesse scarpe, sempre sulle stesse superfici, sempre percorrendo la stessa distanza.
Le variabili in gioco sono numerosissime e possono creare confusione, ma oggi voglio proporvi dodici segreti, dodici “nutrienti” per rendere la tua camminata più sostanziosa!
1. Varia la calzatura
Alterna le tue calzature abituali con scarpe “minimaliste”, che non riducono la possibilità di movimento delle diverse parti del tuo corpo.
Ad esempio l’utilizzo di scarpe strette, soprattutto verso la parte anteriore del piede, riduce notevolmente l’uso dei muscoli che permettono alle dita di spaziare l’una rispetto all’altra, non solo, riducono l’elasticità di tutto il piede! O ancora, il differenziale tra tacco e punta, il cosiddetto “drop”, altera il range di movimento che il tuo corpo può sperimentare a livello di caviglie, ginocchia e anche.
Varia quindi spesso le scarpe che utilizzi, in modo da utilizzare il tuo piede quanto più possibile! ( ➡︎ per approfondire questo tema leggi l’articolo: – “Elogio dei Piedi” –)
CONSIGLIO
Quando la situazione te lo consente, cammina scalzo. Sono sicuro che, se ci presterai attenzione, potrai farlo molto più spesso di quanto tu creda!
2. Aggiungi la “vitamina-superficie”
Siamo troppo abituati a camminare solo su superfici lisce. Parquet o piastrelle, strade asfaltate, cemento. Se cammini sempre su superfici lisce, artificiali, piatte, non c’è nulla che agisca sulle 33 articolazioni presenti in ciascun piede, variando i carichi in quelle aree.
Il tuo corpo si muove rispetto al terreno, ma i tuoi piedi non si muovono granché rispetto a se stessi! Superfici sconnesse, ricche di buche o di avvallamenti, possono fare una grande differenza per il tuo corpo! Ovviamente, con scarpe minimaliste o a piedi nudi, l’effetto è molto più evidente.

CONSIGLIO
Guarda accanto a quella strada così piatta e liscia. Non vedi proprio nulla di un tantino più “sconnesso”, ruvido su cui poter camminare? Una volta che inizi a guardare, è molto più probabile trovarlo! Chi cerca trova, dicono.
3. Aggiungi la “vitamina-pendenza”
Ogni forma assunta dal tuo corpo genera un diverso carico. Camminare sia in salita che in discesa ti permette di usare il tuo corpo e di sottoporlo a carichi in un modo che non è possibile nell’ambiente perennemente piatto a cui siamo solitamente abituati. Lo stesso vale anche per pendenze che sfidano le tue caviglie: pensa ad esempio a cosa provi quando cammini lungo un bagnasciuga inclinato.
CONSIGLIO
Scegli sentieri sterrati in collina o in montagna, avrai un doppio bonus super nutriente: vitamina-pendenza + vitamina-superficie!
4. Esci in gruppo
Camminare assieme ad altre persone sfida il tuo ritmo, costringendoti ad andare ad un passo più veloce o più lento rispetto a quello a cui sei abituato. In entrambi i casi, un cambiamento nella velocità costringe il tuo corpo a lavorare in modo diverso, fornendo al tuo corpo una grande varietà di “nutrienti motori”! Inoltre, camminare in compagnia influenza il tuo stato d’animo, che a sua volta si ripercuote sul tuo modo di muoverti.
Prova a giocare con il tool gratuito di BioMotionLab, per capire cosa intendo.
CONSIGLIO
Utilizza una camminata in compagnia per suggellare eventi speciali. Sei un vacanza? Crea un gruppo di camminata. C’è una luna piena mozzafiato? Organizza un gruppo con cui raggiungere la cima di una montagna, ferma le auto alcuni chilometri prima del punto di osservazione prescelto e camminate, nel buio.
Non regalarti solo ottimi nutrienti. Regalati splendidi ricordi.
5. Spegni la tecnologia
Esci sempre a camminare stringendo tra le mani il tuo smartphone? Bene, sappi che camminare fissando uno schermo influenza la tua andatura, come puoi facilmente immaginare e come (nel caso non mi credessi!) diversi studi1 hanno dimostrato .
Camminare mentre lavori, telefoni o mandi messaggi è comunque un’ottima idea, piuttosto che rimanere seduto per otto ore al giorno ( ➡︎ per approfondire questo tema leggi l’articolo: – “Alzati: la tua sedia ti sta uccidendo!” –). Ma quello che ti raccomando è di non camminare SOLAMENTE mentre lavori!
Camminare mentre scrivi messaggi è un tipo di nutriente, ma un altro, forse molto più sostanzioso, è camminare a testa alta e con le braccia libere di oscillare.
1 Uno studio significativo a riguardo (testo in inglese):
“Gait Pattern Alterations during Walking, Texting and Walking and Texting during Cognitively Distractive Tasks while Negotiating Common Pedestrian Obstacles”
CONSIGLIO
Siamo tutti, sempre, reperibili 24/7. Concedersi alcuni momenti in cui il cellulare tace e siamo soli con noi stessi è un vero e proprio regalo che possiamo farci, che va ben oltre al beneficio del movimento in sé. In ogni caso, se proprio non possiamo staccare dal resto del mondo, esistono numerosi supporti utili per avere a portata il proprio smartphone, dai marsupi alle fasce da braccio!
6. Aggiungi un pizzico di tecnologia
No, non ho battuto la testa. Lo so cosa ho scritto un attimo fa. Il punto è questo: se l’aggiunta di un pizzico di tecnologia ti permette di camminare un po’ di più o un po’ più spesso, beh, fallo.
Converti parte del tuo tempo lavorativo in tempo trascorso camminando grazie all’utilizzo di telefono e cuffie per ricevere chiamate. Ascolta musica, se il luogo dove ti muovi non ti allieta con il cinguettio degli uccelli o rumori naturali. Scopri il vasto mondo degli audiolibri o dei podcast per aumentare la tua formazione e ascoltali mentre cammini. Ogni tanto, come sfida con te stesso, carica un maxi-audiolibro da 4-5 ore e esci per una lunga camminata e per regalarti un momento di crescita personale!

CONSIGLIO
Se hai caricato un libro o un podcast, imposta il tuo smartphone in “modalità aereo” mentre cammini, così potrai rimanere concentrato sull’ascolto senza rischiare di essere disturbato!
7. Trasporta qualcosa
Le tue mani sono sempre libere durante le tue camminate? Trasporti mai qualcosa? Ogni diverso modo di trasportare un peso richiede l’attivazione e l’utilizzo di un diverso gruppo di muscoli. Cambia la posizione di ciò che stai trasportando ed ecco che stai variando il set di muscoli utilizzato. Variando la presa, utilizzerai diverse parti del tuo corpo durante la camminata. È molto diverso rispetto a caricare sempre le proprie cose in uno zaino, dove gli stessi muscoli sono utilizzati ancora ancora e ancora.
CONSIGLIO
Ok, so che ami il tuo zaino e non puoi farne a meno, ma hai mai pensato che ci sono diversi modi di indossarlo? Usa la fantasia
8. Cammina con un bambino
Svelto, monta in sella alla tua bici e pedala più veloce che puoi. Poi prova ad andare lento, lento, lentissimo, a passo di lumaca. Vedi come, mentre pedali rapidamente, il movimento in avanti della bici riduce il bisogno per il tuo corpo di bilanciare e stabilizzare ogni movimento? Quando vai lentamente, al contrario, devi concentrarti maggiormente per mantenere l’equilibrio e questo attiva muscoli diversi.
Camminare velocemente o lentamente produce lo stesso effetto. Camminare con esseri umani che non sono veloci quanto te non riduce il valore del tuo movimento: è semplicemente diverso.
CONSIGLIO
Offriti come volontario per portare un gruppo di bambini a fare una passeggiata. Gestire un piccolo gruppo di bambini è spesso più semplice che gestirne uno solo. È la matematica dei bambini, funziona così.
9. Vai in un posto nuovo
Camminare in un posto familiare riduce automaticamente il tuo livello di attenzione, di allerta, non solamente per quanto riguarda vista o udito, ma anche rispetto a come ti muovi. La familiarità alimenta la comodità e la comodità spegne il cervello. Non camminare sempre nel tuo quartiere, non scegliere sempre lo stesso sentiero nel bosco.
CONSIGLIO
Non hai altri luoghi a disposizione dove poter andare se non il solito percorso? “Mescolalo” in qualche modo! Se è un anello, cambia direzione. Cammina sull’altro lato della strada. Cambia qualcosa e questo risveglierà il tuo cervello, ti renderà più vigile.
10. Raccogli
Stare dritto e avanzare a velocità costante non è tanto nutriente quanto fermarti per piegarti, curvarti, accovacciarti o compiere qualunque altro gesto che sei costretto ad eseguire quando devi far affidamento sul movimento del tuo corpo per procurarti il cibo.
E se il cibo non c’è, basta usare l’immaginazione!

CONSIGLIO
Se sei con dei bambini (vedi punto 8), non stare lì impalato mentre loro osservano tutto: osserva assieme a loro, piegandoti e accovacciandoti al loro livello! Non hai bambini con cui camminare? Rendi utile la tua camminata: vai a raccogliere funghi o le erbette di stagione. Organizza un gruppo (vedi punto 4) di camminata per ripulire il tuo quartiere, chinandovi per raccogliere cartacce e mozziconi di sigarette; sarà un modo per fare movimento e fornire un servizio utile alla comunità. Oppure, semplicemente, mantieni il tuo sguardo attento e sfida te stesso a raggiungere quella foglia con un salto o a chinarti per cercare un quadrifoglio.
11. Cammina di più
Hai presente quella raccomandazione che si sente spesso in giro, sul fare almeno 10.000 passi al giorno? Bene, quello è il minimo. Perché non puntare a un obiettivo più ambizioso? Qualcosa di davvero sfidante? Inizia con 15.000 passi, e poi 20.000. Probabilmente puoi fare molta più strada di quanto credi. E no, tranquillo, non devi necessariamente farla tutta in un’unica sessione!
CONSIGLIO
Cammina appena ti svegli. Non deve essere una lunga camminata, basta semplicemente fare il giro dell’isolato fino a che la moka non inizia a brontolare. Inizia a parlare di distanza, anziché di passi, perché “10.000” sembra un numero elevatissimo, mentre parlare di 6 o 7 chilometri può sembrare più semplice. Ah, dimenticavo: attenzione che il contapassi non conta realmente i passi, conta i sobbalzi. Quindi se tentiamo di calcolare la distanza percorsa a partire da quel dato, spesso tendiamo a sovrastimare di un bel po’ la distanza che abbiamo percorso. So che può non essere una bella notizia, ma bisogna dire le cose come stanno.
12. Cammina più spesso
Mettiamo il caso che tu cammini tutti i giorni per 5 chilometri. Il “valore nutritivo” di quei chilometri cambia a seconda di come sono suddivisi. Cammini sempre una sola volta al giorno e poi stai seduto per tutto il resto del tempo? Cambia. Cammina 2 chilometri la mattina e poi percorri gli altri 3 nel pomeriggio. Suddividili in 5 passeggiate da 1 chilometro con almeno un’ora di pausa tra una e l’altra. Spezzare una geometria ripetitiva nel movimento ha un effetto positivo sul nostro organismo 2.
Infatti, una sessione prolungata di esercizio fornisce alcuni risultati positivi, ma ce ne sono molti altri che stai perdendo perché fai solo una sessione di movimento al giorno. Come diciamo sempre ai nostri Seminari o Eventi, è fondamentale ampliare la “torta del movimento” all’interno della giornata, piuttosto che concentrarci solamente sulla fetta dell’esercizio.
2 Uno studio significativo a riguardo (testo in inglese):
“Effect of prolonged sitting and breaks in sitting time on endothelial function”
CONSIGLIO
Per una settimana, sfida te stesso a fare 5 minuti di camminata ogni ora. Otterrai anche il probabile bonus di percorrere anche più strada di quanto tu creda.
Conclusione
Questi sono solo alcuni “ingredienti” da tenere nella tua dispensa per avere una vita più ricca e nutriente, ma non sono di certo gli unici: usa la fantasia!
Varia il modo di muoverti, non fossilizzarti nelle abitudini, sperimenta quello che il tuo corpo ti consente di fare e assapora le sensazioni che da esso ottieni.
Questo vale per la camminata, per la corsa e per qualunque altro esercizio o movimento tu scelga di fare.
Vuoi partecipare ad uno dei nostri prossimi eventi per approfondire queste altre tematiche fondamentali sul movimento? Ti aspettiamo!
Testo liberamente ispirato e riadattato dall’articolo di Kathy Bowman “13 ways to make your walk more nutritious”
Comments
Grazie!!! Io adoro camminare. I tuoi consigli sono sempre preziosi!
Grazie a te, Daniela! Siamo felici che i consigli di Daniele ti siano stati utili. Camminare è un’attività troppo spesso sottovalutata che invece, se fatta in modo intelligente, può regalare tanto in termini di benessere sia fisico che mentale. Un abbraccio da tutto il team di Correre Naturale!
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Seguo il sito Correre Naturale da parecchio, forse da quando è nato, lo trovo molto in linea con quanto penso io della corsa: non tempi o gare, ma divertimento, conoscenza di sé. Grazie per questo articolo, utilissimo! Auguri di buon lavoro, fin’ora è ottimo. BRAVI!
Sei e siete bravissimi. Seguo questo progetto da quando ho ascoltato un podcast su Italian Indie. Mi occupo di lavoro sul corpo partendo dalle ferite emotive. Avevo smesso di correre da 10 anni perché sentivo una mancanza di ricerca all’essere naturale e spontaneo nell’ambiente della corsa (almeno in Italia). Grazie a questo sito sto ripensando alla corsa con una modalità per incontrare se stessi attraverso il corpo. Quello che stavo cercando…
Grazie! Ci voleva una ventata di aria nuova (e preparata!) nel mondo della corsa in Italia.