Mi stai ignorando?

Cucù, c’è nessuno?
Ehi, dico proprio a te!
Spegni quell’affare e ascolta! Ho qualcosa di importante da dirti e ho bisogno della tua completa, assoluta attenzione.

Qui è il tuo corpo che ti parla.
Ti ricordi ancora di me? Sono colui che ti permette di vivere. Sono quello che ti fa fare tutto ciò che vuoi fare. La tua fonte di creatività e intelligenza.

Non ce la faccio più a far finta di niente. Devo avvisarti che mi sono veramente stancato di come mi stai trattando.

Per cominciare, non mi ascolti più. Ti sto parlando da molto, molto tempo, ma non ti sei mai minimamente preoccupato di starmi a sentire. Mi sono davvero stancato di questo tuo atteggiamento.

Mi fai stare seduto su una sedia, in una macchina o su un divano per ore e ore. Lo fai ogni giorno, ogni mese, ogni anno. Da troppo tempo! Ti siedi, poi ti risiedi, e poi di nuovo ancora.


Anche quando mi illudo che tu finalmente stia per iniziare a muoverti, quando poi vai in palestra di nuovo ti siedi a delle macchine. A volte non ho nemmeno più bisogno di utilizzare le gambe.
Dimmi: davvero non senti il desiderio di alzarti? Il desiderio di muoverti? Di sperimentare cosa voglia dire godere di me, del tuo corpo?


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Mi fai mangiare delle schifezze che non darei neanche al mio peggior nemico. Io voglio cibo vero! Davvero non lo capisci?
Vuoi renderti conto che mi sono evoluto mangiando cibo vero, proveniente dalla natura e non da una fabbrica!
A volte non sai nemmeno da dove viene o cosa c’è dentro quello che porti alla bocca.
Fai più attenzione al carburante che metti nella tua macchina che a quello che dai a me.

Per non parlare di tutto quello stress con cui mi bombardi ogni giorno. Tutto è diventato un’emergenza per te. Paure, ansie, tensioni. Sempre al limite 24 ore su 24. Sempre in una situazione del tipo “fuggi o combatti”. Non hai neanche la più pallida idea di tutti gli ormoni da stress che stai scatenando ogni istante. Dammi tregua!

Andando avanti con la lista, voglio farti notare che non mi fai nemmeno dormire come dovrei. Luci accese fino a tardi e nonostante io senta la necessità di riposare e ti mandi ogni possibile segnale per questo, mi fai continuare a credere che sia ancora pieno giorno. Non ci capisco più niente. Sveglio fino a tardi, e spesso per ragioni futili, per poi svegliarmi prestissimo e ripartire al massimo dei giri.

E del respirare vogliamo parlarne? Un gesto che sapevo fare tanto bene da bambino, me lo hai fatto completamente disimparare costringendomi a respirare in modi completamente innaturali.

Ancora peggio, mi stai tenendo completamente distaccato da quello che per me è naturale, dal mio ambiente naturale.
Raramente usciamo e, quando lo facciamo, sei al telefono o stai ascoltando musica, o sei comunque distratto da tutto ciò che di bello ti circonda. Non fai neanche più caso al dolce cinguettio degli uccelli o al meraviglioso rumore del vento, del mare.

Ah sì, giusto, a volte vai a correre. Ti sei reso conto che invece di un piacere per me è diventato una tortura? Mi fai muovere in modo completamente innaturale con il risultato che anziché beneficiare da quella che per me è una delle attività migliori in assoluto, mi porti a soffrire e a farmi male.

Non lo capisci vero? Sei un animale, sono un animale. E fino ad un tempo non poi così lontano ero un animale selvaggio. Non un animale da Zoo come oggi.
Vuoi che io mi comporti come un animale domestico, continuamente ingabbiato all’interno di “scatole” e completamente scollegato dalle migliaia di sensazioni che potrei ricevere dalla natura.

Sei un folle se pensi di poter continuare così ancora per molto. Sei un folle perché sappi che per me questa relazione non può continuare così.

Tutti i tuoi affari, le tue filosofie, i tuoi calcoli, le strategie e tutto questo pianificare mi stanno uccidendo. Da quant’è che non viviamo nel momento presente?
Pensi che la mia utilità consista nel muovere un mouse, utilizzare il pollice per scrivere un messaggio o le dita per muovere un menu da qualche aggeggio futuristico?

Non pensi io possa avere molte altre funzioni oltre queste?

Rifletti amico mio, apri gli occhi, ascoltami per una volta. Potrebbe essere l’ultima.
Mi sto davvero stancando di come ti stai prendendo, o meglio NON ti stai prendendo cura di me.

Ho bisogno di esprimermi, di muovermi in modo naturale, di “toccare” la natura.

Ascoltami perché potresti trovarti a non apprezzare le decisioni che presto prenderò.
Potrei rendere la tua vita miserabile e allora, forse, ti ricorderai che esisto per un momento.

Sei ancora in tempo, ascoltami.

Il tuo corpo



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Informazioni sull'Autore

Daniele Vecchioni

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Ideatore e fondatore di Correre Naturale. Esperto di corsa e movimento formatosi con i più grandi esperti a livello mondiale, Triatleta, Personal Trainer e Preparatore Atletico, Dottore in Scienze Motorie. E ancora ex manager, MBA graduate e imprenditore, con i suoi progetti e le sue azioni vuole portare quante più persone possibile a sognare di più, imparare di più, muoversi di più, diventare di più e dare il meglio di sé, nello sport e nella vita.

Comments

  1. Perfetto, questa e’ la giusta filosofia di ogni sport come di ogni attività, che credo debba essere funzionale alla vita stessa, essendo al suo servizio e non ponendo la vita al servizio di nulla…:sapersi ascoltare….il corpo parla eccome, voto 10 stelle con lode :-))

    1. Grazie di cuore, Carmelo, per il tuo super-voto! Ci fa estremamente piacere conoscere persone che condividono la nostra visione, la nostra filosofia! 🙂

  2. Bellissimo articolo! Ascoltare il proprio corpo e esserne consapevole in tutte le sue parti é veramente una sensazione positiva, alle volte dovremmo far tacere la mente, e soffermarci a percepire quella voce che ci sussurra e ci incita ad alzarci e muoverci,e usare il nostro corpo come un tempio! Grazie!!

    1. Grazie mille per la tua testimonianza, Paola! Siamo pienamente d’accordo con te e vogliamo davvero spronare quante più persone possibili a raggiungere questa fondamentale consapevolezza!

  3. L’uomo doveva rimanere animale con l’evoluzione si è rovinato, gli animali della della giungla vivivono allo stesso modo da sempre anche loro sono intelligenti perché non sono cambiati.

  4. Bellissimo articolo rispecchia a pieno la mia filosofia tutto ciò che cerco di divulgare da molti anni bellissimo correre in giornate piene di sole ma io m diverto molto anche correre mentre piove o in riva al mare mentre imperversa una forte mareggiata o durante una forte burrasca ti fa sentire forte nulla ti può fermare non esiste il bello o il cattivo tempo per uscire a correre ma solo l’attrezzatura adatta o non adatta, ALZATI E COMINCIA A CORRERE

  5. Ottimo articolo, veramente un articolo ben scritto complimenti! trasmete una sensazione positiva

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